l'indagine

Case vuote ma affitti alti: è sempre più difficile trovare alloggio a Brescia

di Irene Panighetti
Tredicimila abitazioni vuote in provincia, locazioni calate dell’85%: prezzi saliti dai 7,2 euro al metro quadro al mese del 2014 agli 11,1 euro del 2023. I canoni più cari in centro, Crocifissa di Rosa, Mompiano, Costalunga e zona ospedale

Trovare casa a Brescia (ma non solo) è sempre più difficile per mancanza di alloggi - pubblici e privati - come per gli affitti stellari, su cui influisce anche il recente e eclatante fenomeno degli affitti brevi.

Alcuni dati bresciani 

«Il problema casa è urgente e tocca con particolare forza anche il nostro territorio», rimarca Mario Mistretta, presidente della Fondazione della comunità bresciana, confermato dai dati forniti dalle associazioni di categoria, secondo cui, informa Domenico Bizzarro, presidente del Consorzio infrastrutture sociali, «a Brescia sono 13 mila gli alloggi vuoti (circa il 12% del totale). Nell’ultimo decennio le case in locazione sono calate del 85%, con un aumento significativo dei prezzi. Questo dice di una difficoltà strutturale a rispondere alle esigenze abitative di una larga parte della popolazione che oggi mostra caratteri di emergenza».

Il trend

A mo’ di aneddoto esemplificativo Bizzarro ha riportato una sua ricerca on line effettuata su un portale immobiliare che racchiude diverse offerte: «Sulla città ho trovato solo 8 case sotto i 600 euro di affitto». I numeri confermano: da una recente indagine dell’ufficio studi di un noto gruppo immobiliare, nel Bresciano c’è stato, rispetto al 2022, un aumento del 5,1% per i monolocali, 2,8% per i bilocali e 3,7% per i trilocali. Nel secondo semestre del 2023 in città gli affitti sono saliti con percentuali variabili, a seconda delle zone, tra il 3,91% e l’8,83%.

I canoni più cari in centro, in via Crocifissa di Rosa, a Mompiano, in zona Ospedale e a Costalunga. La situazione trova conferma anche in un dettagliato studio presentato pochi mesi fa dal nome «Progetto ascolto» di Campus edilizia Brescia commissionato a Cresme, per conoscere nel dettaglio gli aspetti sociali ed economici della città.

La ricerca recente

Da questa ricerca è emersa la mancanza di case in affitto, sebbene la domanda sia forte, da parte di chi lavora ma anche da parte di chi studia all’università. Secondo in numeri della ricerca «nel 2021 nel Comune di Brescia vi erano 1.774 case in vendita e 120 in affitto; nel 2022 erano 1.485 quelle in vendita e 108 destinate all’affitto. Nel primo semestre del 2023 l’offerta è cresciuta a 140 case in affitto a fronte di 1.588 case in vendita. Rilevazioni che mostrano valori assolutamente insufficienti a soddisfare la domanda del territorio. Per avere consapevolezza di come è cambiata la situazione ricordiamo che le abitazioni in affitto offerte sul mercato bresciano era 1.072 nel primo semestre 2014 e 1.172 nel primo semestre 2015. Dieci volte l’offerta attuale».

Il nodo

Poche case a prezzi alti: sempre secondo l’elaborazione Cresme, «il costo dell’affitto nella media degli affitti bresciani è passato dai 7,2 euro al metro quadro al mese del 2014 agli 8,3 del 2021 per salire ai 10,4 del 2022 e agli 11,1 euro del 2023, come emerge analizzando il prezzo unitario medio delle abitazioni offerte in locazione a Brescia nel periodo 2015–2023, considerando i dati semestrali espressi in euro per metro quadro al mese.

Tante persone in cerca di casa quindi, non solo quelle «sotto sfratto per fallimento del mutuo, di cui non abbiamo i dati ma che sappiamo essere in aumento – nota l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Brescia Marco Fenaroli – sono anche in aumento gli sfratti per finita locazione, cioè di chi può pagare un affitto, non di chi è in condizione di morosità incolpevole. Nel 2023 gli sfratti per finita locazione a Brescia sono stati 18, quelli per morosità 176, in provincia 72 per finita locazione e 455 per morosità».

Per quel che riguarda gli alloggi pubblici, a fine febbraio il Comune ha annunciato il recupero, entro la fine del 2024 in seguito a opere di ristrutturazione, di altri 113 appartamenti di proprietà del Comune, che si aggiungeranno ad altri alloggi già recuperati, portando a 257 le unità immobiliari prevedibilmente disponibili per un’assegnazione entro l’anno.

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