Brescia

Centro commerciale Freccia Rossa, in arrivo 100 mila euro per chiudere (davvero) gli accessi

di Marta Giansanti
Il curatore aspetta l’autorizzazione di spesa dal tribunale per mettere in sicurezza il centro. E un’impresa è già pronta per i lavori
Una veduta del Freccia Rossa
Una veduta del Freccia Rossa
Una veduta del Freccia Rossa
Una veduta del Freccia Rossa

Si inizia a intravedere una via di risoluzione del «colabrodo» Freccia Rossa: uno spiraglio che si potrebbe manifestare in 100 mila euro di investimento da destinare alla chiusura della struttura, con la conseguente messa in sicurezza dello stabile. Una somma annunciata dal curatore giudiziale del centro commerciale cittadino, Giancarlo Mulliani, durante un vertice avvenuto nel pomeriggio di ieri 22 settembre con l’assessore alla Sicurezza in Loggia Valter Muchetti e il comandante della polizia Locale, Roberto Novelli, insieme ad alcuni tecnici del Comune.

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L'incontro con le parti coinvolte

Un incontro, fa sapere in una nota la Loggia, che ha avuto lo scopo di «confrontarsi su una serie di azioni propedeutiche alla chiusura dell’immobile». «Un impegno - si precisa ancora - che viene gestito dalla Questura, alla quale il Comune assicura la massima collaborazione» perché per tutti i soggetti coinvolti «la finalità è proprio quella di risolvere una situazione complessa, che sta causando disagi ai residenti della zona e problemi di sicurezza».

Da tempio dello shopping a terra di nessuno

Perché quello che fino a pochi anni era considerato un tempio dello shopping a pochissimi passi dal centro storico, nel tempo si è trasformato in una cattedrale spettrale, terra di piccoli spacciatori, di episodi di microcriminalità, casa di migranti e di italiani senza fissa dimora, in un crescendo continuo di preoccupazione per chi vive e lavora nella zona. Il curatore ha ricevuto ieri l’autorizzazione dei vigili del fuoco a procedere e ha reso noto di aver scritto al Tribunale per ottenere l’autorizzazione di spesa di circa 100 mila euro per la chiusura. L’assessore Muchetti ha sottolineato «la necessità che si proceda tempestivamente e in tempi contingentati». Una proposta condivisa da Mulliani che ha assicurato che l’impresa è già pronta ad intervenire ed è solo «in attesa dell’ultima autorizzazione».

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Il precedente

Lo scorso aprile si riunì in Questura un tavolo tecnico per discutere sulla fattibilità del progetto di messa in sicurezza presentato dalla proprietà stessa. Dopo l’approvazione e la formalizzazione con una Scia senza aggiunta di rischio il mese successivo si operò per chiudere tutti i parcheggi (ad eccezione dell’area arancio) e le porte di accesso al mall. Un interdizione, però, che durò solo qualche settimana.

L’attuale evoluzione

«Il Comune sta seguendo con attenzione l’evolversi dei fatti perché, pur non essendo l’autorità competente in materia di sicurezza, che fa capo al Comitato Ordine e Sicurezza presieduto dalla prefettura di Brescia e nel quale - si specifica nella nota -. Questo tema è stato trattato più volte alla presenza della sindaca Laura Castelletti», il Comune è pur sempre «l’ente di riferimento della cittadinanza» e che a tal proposito «merita un’informazione puntuale e risposte concrete». E non manca di rispondere alle polemiche sollevate, anche nei giorni scorsi dalla minoranza in Loggia, rimarcando che «l’Amministrazione è in costante contatto con la Prefettura e la Questura cui, come detto, fanno capo il progetto di chiusura dell’immobile e il coordinamento della sicurezza. Non c’è la minima sottovalutazione del problema, i cui contorni sono chiari ed evidenti, ma c’è la massima fiducia nel lavoro e nel presidio delle autorità preposte».

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