Il «terremoto»

Depuratore del Garda, azzerato il cda di Acque Bresciane. Progetto a rischio?

di Cinzia Reboni
In meno di tre settimane una scossa che può anche rimettere in discussione il progetto. L'assemblea dei soci aggiornata a domani

Acque Bresciane «evapora» sotto l’effetto del caso depuratore del Garda. Da martedì 18 aprile il consiglio di amministrazione dell’utility è stato azzerato. Le dimissioni dal board di Maria Teresa Vivaldini e Marco Franzelli sono arrivate pochi minuti prima dell'assemblea dei soci, convocata ieri, 18 aprile, dal presidente del collegio sindacale Massimo Celestino Botti dopo che la seduta dell'11 aprile era stata annullata per un vizio di forma.

È la scossa finale del terremoto ai vertici di Acque Bresciane, dopo le dimissioni del presidente Gianluca Delbarba del 30 marzo e quelle del consigliere Antonella Montini del 6 aprile. Dal gestore del servizio idrico solo un laconico comunicato: «Preso atto delle dimissioni dei due consiglieri, l'assemblea dei soci è aggiornata a giovedì 20 aprile».

Un risvolto scontato, ma che rimette tutto in discussione

Un esito per certi versi scontato, e che ora rimette tutto in discussione, a partire dal contestato progetto del depuratore del Garda. In meno di tre settimane è successo di tutto: gli 11 Comuni e la Comunità Montana di Valle Sabbia, che si oppongono all'ipotesi di trattare i reflui fognari prodotti dalla sponda bresciana del Benaco negli impianti di Gavardo e Montichiari, hanno diffidato i consiglieri a prendere in esame il punto all'ordine del giorno in cui si doveva approvare l'aggiornamento dei costi del collettore - quasi raddoppiati - e il via alla progettazione.

La Comunità del Garda ha replicato con un invito formale a «procedere senza indugi», mentre il prefetto Maria Rosaria Laganà, nel suo ruolo di commissario straordinario dell'opera, ha intimato ad Acque Bresciane di «riunirsi entro 10 giorni per deliberare l'aggiornamento del progetto». Il tentativo di riconvocare i vertici l’11 aprile era naufragato, dal momento che il consigliere anziano Mario Bocchio aveva firmato le convocazioni in qualità di presidente, ruolo che non riveste. Ieri il nuovo colpo di scena. La nuova assemblea dei soci – AoB2, Garda Uno, Sirmione Servizi e Provincia di Brescia - è stata rinviata a domani. Difficile fare previsioni.

Natali: l'importante è non perdere tempo

«È tutto in divenire – spiega il consigliere provinciale delegato al Ciclo idrico, Gianpaolo Natali -. Tendenzialmente le indicazioni del presidente del Broletto Emanuele Moraschini vanno nella direzione di rivedere tutto il cda. L’importante è non perdere tempo, ma era chiaro che bisognava trovare una soluzione. Pensare di chiudere la partita già domani è difficile, ma noi operiamo per arrivare quanto prima a una soluzione. L’assemblea di giovedì servirà a fare chiarezza». «Il consiglio di amministrazione non era più rappresentativo e le decisioni da prendere in questo momento sono troppo importanti – spiega Maria Teresa Vivaldini -. Dopo le dimissioni del presidente Delbarba, è venuta a mancare anche la parte politica che si riferiva alla sinistra con Antonella Montini. Le decisioni da prendere devono essere condivise con il territorio, ci deve essere ampia rappresentatività. In queste condizioni non aveva senso andare avanti».

Franzelli: bisogna ridare autorevolezza al Cda

Sulla stessa lunghezza d'onda Marco Franzelli. «Il cda è stato depotenziato. Abbiamo cercato soluzioni, ma non c'erano le condizioni per continuare l'attività amministrativa straordinaria. Per l'ordinaria amministrazione il cda prosegue regolarmente, ma c'è bisogno di ridare voce e autorevolezza al Comitato di indirizzo e controllo cui fanno capo i sindaci e rinnovare tutto il board, in modo da permettere di andare avanti con compattezza». I candidati proposti dal Comitato – composto da 80 Comuni sotto l’egida del presidente del Broletto -, dovranno poi essere ratificati dall'assemblea dei soci. Nel voto, i Comuni hanno un «peso» diverso a seconda del numero di abitanti, mentre la Provincia «vale» il 10% del totale degli abitanti dei paesi del comitato. •.

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