il 25 aprile

Discorsi, pastasciutta e biciclettate, così Brescia ribadisce: «Viva l’Italia antifascista»

di Irene Panighetti
Da Sant’Eufemia a Urago Mella, da San Polo a Caionvico, da Sanpolino al Carmine, le iniziative in ricordo dei caduti ma anche per celebrare la libertà
Cerimonia in piazza Loggia

Tanti i quartieri cittadini che questa mattina hanno ricordato le donne e gli uomini morti per la Liberazione dell’Italia dalla dittatura nazifascista, affermando con forza e pure con gioia: «Viva l’Italia antifascista». Da Sant’Eufemia a Urago Mella, da San Polo a Caionvico, da Sanpolino a Carmine: Brescia si è vestita a festa e dopo i discorsi ufficiali e le messe in suffragio, le deposizioni di fiori e i cortei, ci sono stati momenti conviviali, dagli aperitivi alle pastasciuttate alla festa in grande del Carmine, da dove alle 16.30 è previsto il corteo per raggiungere le celebrazioni istituzionali in piazza Loggia.

Ma la Liberazione è stata festeggiata anche in sella, con l’iniziativa proposta da Fiab-Amici della Bici: «Resistere, pedalare, resistere». Dopo il ritrovo in piazza Mercato alle 9.15 il gruppo di ciclisti ha pedalato per circa 13 Km in città, facendo tappa in luoghi significativi della resistenza bresciana.

La biciclettata

A don Bosco ricordo dei caduti di Bottonaga per la libertà con, dopo la messa, deposizione una corona d'alloro alla lapide di Mario Bettinzoli in via Bottonaga. Nella zona ovest cerimonia al Cippo della Fantasina proposta dal circolo Acli Sant’anna che si è quindi riunito al corteo con la banda che ha attraversato alcune vie della zona per concludersi con la celebrazione ufficiale. Messe, orazioni e cortei anche nella zona est, da San Polo a Sant'Eufemia: in quest’ultimo quartiere tante associazioni hanno proposto il ricordo al parco delle Rimembranze con il comizio affidato alla professoressa della Commissione scuola dell’Anpi Laura Forcella.

Le iniziative del 25 aprile in periferia

A Caionvico si è chiusa la 47esima festa della montagna organizzata dal gruppo ecologico Sella odv, con momenti di raccoglimento ma anche conviviali come il pranzo comunitario. Convivialità anche a Sanpolino, dove allo spazio Pampuri il Comitato contro le nocività in collaborazione con La Gabbianella e cooperativa Essere ha riproposto anche quest’anno la pastasciuttata preceduta dalla presentazione del libro «La trappola nazista e la fine del comandante Raffaele Ménici» di Alberto Panighetti.

Dalla periferia al centro, dove il meteo non ha guastato la consueta festa proposta dal circolo Anpi caduti di Piazza Rovetta in collaborazione con tante altre realtà: la motto di «Viva l’Italia antifascista. Cessate il fuoco ovunque» dalle 12 ha organizzato stand gastronomici, musica e la consueta atmosfera di festa tra le vie Delle battaglie, Fratelli Bandiera e Porta Pile. A differenza degli scorsi anni la festa non prosegue dopo il corteo e chiude alle 16.30 quindi, dopo la partenza della manifestazione.

Al Carmine

Il cuore della giornata istituzionale in piazza Loggia, con il concerto della banda cittadina «Isidoro Capitanio» sotto il porticato di Palazzo Loggia sotto la direzione dei maestri Sergio Negretti e Giuliano Mariotti, che ha dato il via alla cerimonia, con orazione ufficiale affidata alla studentessa Marta Cremaschi e allo studente lavoratore Christian Zoppini.  Un contestatore è salito sul palco allestito per l'occasione ma è stato portato via dalla polizia. 

Cerimonia in piazza Loggia

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