Frana a Bovegno: strada chiusa A Nave via il fango dalle cantine

I massi caduti sulla strada 345 a seguito della frana a  Castive di BovegnoI volontari della Protezione civile al lavoro per ripristinare la situazione
I massi caduti sulla strada 345 a seguito della frana a Castive di BovegnoI volontari della Protezione civile al lavoro per ripristinare la situazione
I massi caduti sulla strada 345 a seguito della frana a  Castive di BovegnoI volontari della Protezione civile al lavoro per ripristinare la situazione
I massi caduti sulla strada 345 a seguito della frana a Castive di BovegnoI volontari della Protezione civile al lavoro per ripristinare la situazione

Durante la notte tra mercoledì e ieri, mentre nella Valle del Garza i volontari presidiavano strade e il torrente Listrea straripato in diversi punti, a Bovegno è caduta una frana che ha bloccato la strada 345 in località Castive (all’altezza del km 30+800). Lo smottamento ha interessato anche i tralicci della corrente elettrica, per questo motivo la zona è stata presidiata fino a ieri mattina dalle forze dell’ordine così da consentire solo il passaggio di eventuali ambulanze. L’intervento del geologo e dei tecnici della Provincia hanno verbalizzato 240 metri cubi di materiale franato sulla strada. All'Enel, poi, il compito di arrivare sul posto e togliere l’energia elettrica così da evitare problemi di sicurezza a causa del palo rimasto in bilico sulla scarpata. Il sindaco Manolo Rossini, quindi, ha firmato un’ordinanza per vietare il traffico veicolare e pedonale lungo la strada che conduce dalla frazione Castello alla località Castive. Nel frattempo a Nave e Caino si fa la conta dei danni. «Nella serata di mercoledì, in circa due ore sono scesi 81 mm di pioggia, di cui 33 in poco meno di 40 minuti e per il solo territorio di Nave. - racconta il sindaco Matteo Franzoni-. Il paese ha sofferto diverse criticità: in particolare il torrente Listrea è esondato in vari punti a partire da Piezze. Altre situazioni problematiche sono state riscontrate a Cortine. La vasca volano è entrata in funzione manualmente, mitigando il rischio di esondazione». Franzoni, nel ringraziare i 25 volontari della Protezione civile e del gruppo antincendio Svan che hanno effettuato 18 interventi, assicura che le scuole del paese sono state tutte controllate e sono agibili; la viabilità ed il trasporto pubblico sono tornati regolari. In molti si stanno rimboccando le maniche per svuotare garage e cantine ancora sommersi da acqua e fango. Situazione molto simile a Caino dove la bomba d’acqua ha causato uno smottamento sulla provinciale 237, poco dopo la piazza del paese. «Guardando i danni con un po’ di sole mi sento più tranquillo, grazie anche al lavoro dei volontari, ma è stata dura - dichiara il sindaco Cesare Sambrici -. Il tratto di strada dopo la piazza resta aperto a senso unico alternato in attesa di rimuovere la frana. A breve capiremo come e quando riaprire regolarmente». Mercoledì 24 maggio era giorno di lutto nazionale per le vittime dell'alluvione in Emilia Romagna. Per questo le bandiere nella sede municipali dei paesi colpiti erano esposte a mezz'asta. I sindaci ricordano che in caso di emergenza è possibile contattare il servizio comunale di Protezione civile al numero 800-013083.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti