L’INCHIESTA

Francesca Manfredi, uccisa dal mix di droghe. Al via gli interrogatori

Sei le persone raggiunte da una misura cautelare per la morte della 24enne bresciana
In carcere  c’è il 33 enne che le avrebbe iniettato la dose risultata fatale
In carcere c’è il 33 enne che le avrebbe iniettato la dose risultata fatale
In carcere  c’è il 33 enne che le avrebbe iniettato la dose risultata fatale
In carcere c’è il 33 enne che le avrebbe iniettato la dose risultata fatale

Sono iniziati questa mattina gli interrogatori di garanzia delle 6 persone raggiunte lunedì mattina da una ordinanza di custodia cautelare ( tre in carcere e tre ai domiciliari) per la morte di Francesca Manfredi, la 24 enne bresciana stroncata lo scorso 23 agosto da un mix di alcol e droghe pesanti durante un «festino» durato un intero fine settimana. I sei sono accusati a vario titolo di omicidio preterintenzionale e spaccio di stupefacenti mentre un’altra ragazza (che avrebbe partecipato al party allucinogeno tenutosi in un appartamento delle Fornaci) è indagata a piede libero per omissione di soccorso. Davanti al gip comparirà   il 33 enne che avrebbe iniettato a Francesca la dose di eroina che le avrebbe provocato l’overdose che l’ha portata alla morte. La 24 enne nel corso della notte si era sentita male e il 33 enne insieme ad una 25 enne (la giovane denunciata per omissione di soccorso) per cercare di farla riprendere l’avrebbero adagiata in una vasca da bagno piena di ghiaccio. L’obiettivo era quello di farle scendere la temperatura corporea facendole riprendere i sensi. Il cuore di Francesca non aveva però retto alla dose di eroina e il mattino seguente gli amici l’avevano trovata senza vita. A quel punto avevano chiamato i soccorsi. Sarà poi la volta delle altre persone destinatarie delle misure cautelari chieste dal sostituto procuratore Benedetta Callea che ha coordinato le indagini condotte dalla squadra Mobile della questura di Brescia. Tutte persone coinvolte nelle cessioni degli stupefacenti che hanno provocato la morte di Francesca Manfredi.  In carcere è finito un tunisino di 33 anni che avrebbe venduto della droga alla ragazza durante il fine settimana che le è costato la vita.  Ai domiciliari c’è invece una ragazza 25 enne bresciana che a Francesca avrebbe ceduto della ketamina. Nei guai anche un 28 enne di Coccaglio che avrebbe rifornito di ketamina la «spacciatrice» di tre anni più giovane. In manette è finito anche un albanese di 31 anni trovato in possesso di quasi 4 mila francobolli imbevuti di metanfetamina. Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno scoperto che l’uomo sarebbe riuscito a vendere 5 litri di ketamina in cambio di 4.500 euro. All’appello manca ancora la sesta persona, sfuggita al blitz di lunedì all’alba, perché attualmente si trova fuori dall’Italia.•. Pa.Ci.

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