I FUNERALI

Il mondo dell'atletica in lacrime per l'addio a Bassi e Martinelli

di Claudia Venturelli e Fabio Zizzo
A Esine il feretro con la maglia della Corrintime. Alla Stocchetta la rabbia del presidente Fidal Mei: «Non si può morire così»
I feretri di Walter Bassi (nella foto sopra) e Stefano Martinelli
I feretri di Walter Bassi (nella foto sopra) e Stefano Martinelli
A Esine il funerale di Walter Bassi (Only Crew)

Due «giganti» dell'atletica bresciana se ne sono andati domenica, a poche ore di distanza l'uno dall'altro. E nello stesso momento, questa mattina, in due diverse parrocchie tantissimi parenti amici, conoscenti, tanti giovani che hanno conosciuto e amato lo sport con le società delle quali facevano parte hanno dato loro l'ultimo  triste saluto.

A Esine una valle intera per Walter Bassi

C’era una valle intera a dare l’ultimo saluto a Walter Bassi nella parrocchiale di Esine troppo piccola per contenere un dolore così grande. Bassi è morto in un tragico incidente in montagna in Vallecamonica.

Il feretro con la maglia della Corrintime è arrivato in chiesa accompagnato dagli amici di una vita e dai suoi atleti. Attorno i familiari, le autorità, i colleghi dell’Olivelli e tanti sportivi, ancora tutti increduli davanti alla tragedia che si è portata via un amante della vita. Presenti anche i gemelli Dematteis e Henri Aymonod che con la maglia della Corrintime hanno firmato successi in giro per il mondo.

Alla Stocchetta la rabbia del presidente Fidal per Stefano Martinelli

Tantissima gente nella chiesa della Stocchetta, tra Concesio e Brescia, per l'ultimo saluto a Stefano Martinelli, morto a 65 anni domenica a Lozio a causa di una caduta da un albero. La chiesa della Stocchetta troppo piccola per contenere l'affetto verso il direttore tecnico dell'Atletica Brescia 1950. Presenti le "sue" ragazze dell'atletica, il presidente nazionale della FIDAL Stefano Mei.

«Ha creduto in me in un momento complicato della mia vita e mi ha permesso di raggiungere risultati importanti», dice un'atleta. «Quando mi ha proposto di diventare presidente dell'Atletica BS non ci credevo, ma era serio. Era modesto, grandi qualità umane, alla foto dei successi era sempre in secondo piano», rammenta il presidente Sebastiano Di Pasquale.

«Metteva sempre in primo piano gli altri, mai se stesso. Abbiamo condiviso lo sport, era un marito modesto e appassionato», è il ricordo della moglie Carla. «Ora avrai Gesù come allenatore - ha detto don Fabio Corazzina -. È bellissimo dedicarsi a chi sta crescendo, come ha fatto Stefano»

Il funerale di Stefano Martinelli (foto ZIZZOF)

«Sono arrabbiato da domenica - l'amarezza del presidente Mei - perché Stefano non meritava una fine così. Era davvero una brava persona, il modo in cui ha cresciuto le ragazze non è da tutti. Da lui traevi sempre qualcosa di utile. L'atletica italiana perde una grande persona e io perdo un amico, spesso ci sentivamo durante le riunioni e da lui imparavi sempre qualcosa. È stata una domenica terribile per l'atletica in generale, mi stringo anche alla famiglia di Walter Bassi»

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