La Loggia non ricorre al Tar Il cortile resta senza «tetto»

Il progetto della copertura per ora non verrà realizzato
Il progetto della copertura per ora non verrà realizzato
Il progetto della copertura per ora non verrà realizzato
Il progetto della copertura per ora non verrà realizzato

Vede sostanzialmente la parola fine l’annosa vicenda della copertura del cortile della pinacoteca Tosio Martinengo. Il Comune di Brescia, a fronte dell’ultima bocciatura da parte della Soprintendenza del progetto in vetro e acciaio aveva 40 giorni per proporre ricorso al Tar, ma, a quanto risulta a Bresciaoggi, ha preferito non procedere. Già in passato la Loggia e via Calini avevano avuto un contenzioso davanti al giudice amministrativo, che tuttavia non aveva portato a grandi passi avanti, dal momento che il Tar aveva sollecitato le parti a trovare una composizione della loro lite in sede extragiudiziale. Cosa che però non è avvenuta: secondo il soprintendente Luca Rinaldi infatti le correzioni apportate al progetto originario non erano convincenti, e visto il muro contro muro aveva anche inviato tutta la documentazione al Ministero dei Beni culturali. Neppure questa mossa però si è rivelata un passo decisivo nel senso dello scioglimento dei nodi progettuali che tenevano al palo il progetto. Un progetto che Comune e Brescia Musei ritenevano importante, legandolo soprattutto alla futura apertura di una caffetteria che in questo modo avrebbe potuto sfruttare spazi esterni anche in inverno. L’impasse, in particolare legato alle altezze e al grado di curvatura della copertura, però non è stata superata, lasciando in eredità progetti e lavori appaltati che d’altronde sarebbe stato difficile realizzare ai prezzi con i quali erano stati assegnati anni fa, prima dell’escalation dei costi di molti materiali edili. Ora il Comune e FBM hanno difronte un avanzamento della sistemazione delle sale al piano terreno attorno al cortile, ma soprattutto sarà importante che venga messa mano alla riqualificazione del giardino, che è rimasta ferma in attesa della soluzione della vicenda copertura. Per la sistemazione del giardino, oggi sostanzialmente abbandonato, era stata contattata l’architetto paesaggista britannica, Sophie Walker. La moglie dell’artista Anish Kapoor doveva ridare vita a quell’angolo bellissimo del palazzo Tosio Martinengo, ma ad oggi non si sa se sarà ancora lei la persona ad essere incaricata oppure la committenza pubblica vorrà seguire altre strade. E così bisognerà capire cosa si vorrà fare nel cortile, potrebbe tornare l’ipotesi di una chiusura con strutture trasparenti del solo portico, un’idea che però era stata messa da parte preferendo puntare su un «tetto» che facesse del cortile una sorta di giardino d’inverno. •. E.B.

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