IL PUNTO

La squadra risente del clima e non vince da due mesi esatti

di Alessandro Maffessoli
Brescia che non vince da due mesi e campionato in salita dopo una prima parte di stagione molto positiva
Brescia che non vince da due mesi e campionato in salita dopo una prima parte di stagione molto positiva
Brescia che non vince da due mesi e campionato in salita dopo una prima parte di stagione molto positiva
Brescia che non vince da due mesi e campionato in salita dopo una prima parte di stagione molto positiva

Il clima di preoccupazione che si sta vivendo in casa biancazzurra non giova a nessuno. Ai dirigenti, in primis, ma pensate anche a staff tecnico e squadra, chiamati sul campo a dare risposte dribblando - oltre agli avversari in campo - anche dubbi e nervosismo. Il rischio di faticare più del dovuto a uscire da questo loop negativo c’è: la squadra è giovane e, come tale, tende ad assorbire tutto ciò che le sta attorno.

Fin qui Pep Clotet e i suoi ragazzi hanno dato vita a una stagione dai due volti. Il primo è stato mostrato nelle prime 6 giornate, dove i biancazzurri sono riusciti a conquistare ben cinque vittorie. Riuscendo a reagire con determinazione e carattere all’opaca prestazione di Frosinone dopo l’avvio vincente contro il Südtirol. Al ritorno dallo Stirpe la squadra ha collezionato quattro vittorie consecutive, portandosi ai primi posti della classifica.

Non male per la seconda rosa più giovane del campionato cadetto, partita - a detta della società - con l’obiettivo di una salvezza tranquilla. La notte magica contro il Benevento è stata l’ultima gioia ricevuta dai tifosi bresciani. Bianchi entra dalla panchina, segna con una sassata in pieno recupero con la gara destinata a chiudersi in parità, abbraccia i tifosi della Curva Nord. Sembra l’ennesimo segnale di una stagione destinata a spiccare il volo.

Invece da quel 16 settembre tutto è destinato a cambiare. Le certezze costruite sin dal ritiro di Ronzone dal tecnico catalano e dai suoi ragazzi iniziano a vacillare nella sfida successiva contro il Bari, giocata l’1 ottobre dopo la prima sosta. Ecco lo spartiacque del campionato, una battuta d’arresto dalla quale Bisoli e compagni stanno ancora facendo fatica a riprendersi. I risultati successivi sono eloquenti: cinque pareggi, quattro dei quali consecutivi (e con la serie ancora aperta), nei successivi sei incontri.

Tre quelli sfumati in casa nonostante l’iniziale vantaggio: contro un non irresistibile Cittadella, contro un Venezia che si era presentato in difficoltà al Rigamonti e, per ultimo, contro un Ascoli costruito per stare nelle zone alte della classifica, ma aiutato dalle amnesie difensive dei biancazzurri nel finale a trovare l’1-1. Errori tattici, di concetto e posizionamento, pagati a caro prezzo. La squadra non vince da 2 mesi, ma ora nemmeno perde.

L’ultima sfida con la Ternana ha permesso di ritrovare una difesa impenetrabile, in quello che forse è l’unico dato positivo dal quale ripartire dopo la sosta. Un altro stop per ricaricare le batterie e le energie nervose. E per recuperare quello spirito che aveva animato la prima parte di stagione. Trasformando ansie e paure in forza e carattere, concentrandosi solo sulle proprie forze. Un compito non facile per Clotet e i suoi ragazzi, ma necessario. Per ritrovare fiducia attraverso i successi che mancano, ma anche una squadra divertente e propositiva.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti