L’ALLARME

Luce e gas: a Brescia arriva una «stangata»

di Manuel Venturi
La commissione comunale per il controllo e la rilevazione dei prezzi mette in evidenza una tendenza preoccupante per le bollette e le altre spese. Per l'Adiconsum Lombardia l'esborso medio di ogni famiglia sarà di 985 euro in più all'anno

•• I prezzi a Brescia tornano a correre. Terminato il periodo di rallentamento (o addirittura di deflazione) registrato nel 2020, la città sta vivendo un nuovo aumento dei prezzi al consumo, anticipando le dinamiche nazionali: se è vero, come annunciato dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, che le bollette di luce e gas potrebbero aumentare fino al 40% nel prossimo trimestre, ad agosto 2021 a Brescia l’aumento delle spese per «Abitazione, acqua, elettricità e combustibili» ha già raggiunto il +9,2% rispetto a dodici mesi prima. Si tratta dell’aumento più alto di tutte le categorie prese in esame dall’Istat: al secondo posto ci sono infatti i trasporti, che segnano un +4,5% tendenziale, al terzo abbigliamento e calzature con un +2,3%. Ma guardando alle singole categorie, gas ed energia elettrica hanno avuto un rialzo ancora maggiore: il gas è cresciuto del 35,7% in un anno, l’energia elettrica del 15,4%, il gasolio per riscaldamento del 17,1%. A rilevarlo è la Commissione comunale per il controllo della rilevazione dei prezzi al consumo. Per agosto 2021, «la variazione congiunturale (rispetto al mese precedente) dei prezzi al consumo per l’intera collettività cresce complessivamente di +0,5%, con un tasso tendenziale (confrontato con lo stesso mese dell’anno precedente) che sale dell’1,6%, indicando un notevole aumento rispetto ai prezzi dello stesso mese dell’anno precedente», segnala la nota della Commissione, che mostra i dati definitivi raccolti lo scorso mese. Peraltro, il caro-bollette potrebbe costare mediamente alle famiglie lombarde un aggravio di 985 euro all’anno, tra luce (411), gas (369) e carburante (205), secondo un’analisi condotta da Adiconsum Lombardia sulla base di dati Arera, Enea e le previsioni del Ministero per la transizione ecologica. Tornando ai dati bresciani, rispetto al mese di luglio, si registra un aumento dei beni (+0,4%), in particolare dei beni energetici (+1,2%) e degli altri energetici (+1,8%). A livello di divisione, tutte le categorie presentano variazioni congiunturali positive. La voce «trasporti» registra l’aumento dei prezzi più elevato (+1,8%, con l’aumento del trasporto aereo passeggeri e trasporto marittimo e per vie d’acque interne e dei carburanti, questi ultimi al +16,7%), seguito dalle comunicazioni (+0,7%), ricreazione, spettacoli e cultura (+0,6%, con l’incremento dei pacchetti vacanza) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,6%, con l’incremento dell’energia elettrica). Sotto l’incremento medio nazionale, ci sono, invece, i prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,4%), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,3%) In termini tendenziali, presentano decisi aumenti le divisioni abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+9,2%) e trasporti (+4,5%); in discesa, l’istruzione (-3,6%), le comunicazioni (-2,2%), i prodotti alimentari e bevande analcoliche (-1,1%) e ricreazione, spettacoli e cultura (-0,6%). Con riferimento alla frequenza di acquisto dei prodotti, tutte le tipologie sono in aumento; in particolare quella a media frequenza (+0,8%). In termini tendenziali, sono in aumento i prodotti con alta e media frequenza d’acquisto (rispettivamente +1,8% e +1,9%). •.

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