Un volo di 70 metri che nel fiore dei suoi 28 anni ha spento per sempre il sorriso di Fabio Virginio Pasotti. Lumezzane è scioccata e incredula per la tragedia che nel primo pomeriggio di sabato in Trentino ha tolto la vita a uno dei suoi figli di Sant'Apollonio appassionato di montagna.
Quella caduta fatale al rientro insieme a un amico di escursione dopo aver sfiorato la vetta dei tremila metri sulla cima Cop a Breguzzo, in Trentino, ha devastato la madre Patrizia, il papà Alfredo e il fratello Riccardo. Non solo: ad acutizzare il dolore c'è il fatto che Fabio fosse stato responsabile nell'indossare l'attrezzatura prima di salire in vetta.
Nel momento in cui a Lumezzane nel tardo pomeriggio di sabato si è diffusa la notizia, tutti quelli che lo conoscevano hanno usato i social per manifestare il proprio cordoglio. Diplomato all'Istituto Tecnico Commerciale del «Primo Levi» di Sarezzo, lavorava in un'azienda valgobbina. La passione per la montagna e il tifo allo stadio per il Milan, i viaggi, la musica (ha fatto parte di una band di amici) e per l'arte (attore nella compagnia teatrale dell'istituto superiore), hanno costellato la vita del 28enne interrotta troppo presto. Il cordoglio è arrivato anche dal coro «Voci in Canto» di cui Fabio Pasotti da bambino ha fatto parte: «Il ricordo della sua anima meravigliosa e gentile resterà sempre nei nostri cuori». In centinaia hanno voluto ricordare il giovane che ha anche aderito al gruppo scout di Lumezzane e animatore parrocchiale al grest: «Di fronte a tragici incidenti, su Lumezzane si stende un velo di profonda e inesorabile tristezza - è il cordoglio del sindaco Josehf Facchini - una preghiera per questa giovane vita spezzata e un abbraccio ai suoi cari e alla sua famiglia». Nel tardo pomeriggio di ieri la salma è stata ricomposta nella sala del commiato Benedini in via Ragazzi del '99 a Sant'Apollonio in vista del funerale che sarà celebrato domani alle 16 nella chiesa della frazione.