C'erano anche sindaco, vice sindaco e assessore all'Ambiente del Comune di Brescia, ad assistere alle riprese del biopic su Enzo Ferrari in piazza Vittoria. Insieme alla stampa, numerosa, hanno osservato da lontano, tenuti ben a distanza dalla produzione hollywoodiana, la ripresa di una scena. Un'unica scena che ha richiesto diverse prove prima del ciack definitivo. In piazza Vittoria, tra decine e decine di comparse e auto storiche, si potevano intravedere i protagonisti maschili del film: Adam Driver, irriconoscibile nei panni di Enzo Ferrari, Patrick Dempsey con la sua chioma bianchissima per interpretare Piero Taruffi, la "volpe argentata", Gabriel Leone nel ruolo del carismatico Fon De Portago e Jack O'Connell nel ruolo di Peter Collins. A muoversi per la piazza, inarrestabile, attento e rigoroso, Michael Mann, il regista candidato quattro volte all'Oscar che sta portando sulle strade d'Italia le riprese dell'attesissimo film. E dove, se non a Brescia, poteva esserci luogo più adatto?
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A metà giornata, tra una ripresa e l'altra, Mann ha incontrato il sindaco Emilio Del Bono. Ma nessuno, né regista né attori, ha rilasciato interviste. Per tutti, e per le tante persone assiepate dietro alle transenne, non è rimasto che guardare da lontano, sebbene più vicini rispetto a uno schermo di cinema, le star di Hollywood. «Torneranno per altre riprese, più avanti» rivelano gli amministratori, che hanno scambiato qualche parola con il regista. E chissà che prossimamente non arrivi anche Penelope Cruz che, nel film, interpreta Laura Ferrari.
Emozione palpabile, tra i presenti. Non è la prima volta che a Brescia vengono girati dei film, ma è la prima volta in città per una produzione di Hollywood. L'uscita nelle sale cinematografiche è annunciata per il 2023, quando la Leonessa sarà Capitale della cultura. Una coincidenza, di questo si tratta. Ma certamente una notizia che non fa che arricchire l'attesa di ulteriore orgoglio per i bresciani.
La presenza del set ha richiesto modifiche alla viabilità e agli spostamenti dei residenti, per permettere le riprese del film. Inevitabile qualche disagio, che il sindaco riconosce, «ma anche effetti positivi, perché significa proiettare Brescia nel mondo».
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