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Non solo Capitale della cultura: Brescia è anche Capitale della Croce Rossa

di Magda Biglia
Un corso di alta specializzazione dedicato a trenta volontari che diventeranno ambasciatori di tutela per i beni culturali
Cri di Brescia
Cri di Brescia
Cri di Brescia
Cri di Brescia

Nel fine settimana Brescia sarà capitale anche per Croce Rossa: parte infatti la campagna «Uno scudo per la cultura» con un corso nazionale, da domani 31 marzo a domenica 2 aprile nella sede di via Bainsizza, per istruttori di Diritto internazionale umanitario di alta specializzazione, rivolto a trenta volontari già al livello di istruttori, provenienti da ogni dove, che saranno gli ambasciatori della campagna che si propone la tutela dei beni culturali in tempo di pace, in tempo di emergenza o di guerra.

Il progetto

In tutta Italia, nelle città e nei paesi, verrà apposto uno scudo blu su monumenti, chiese, teatri, siti archeologici, borghi interi, «tutti quei beni che le persone identificano quali custodi della propria storia e della propria identità», come spiegato ieri durante la presentazione dalla delegata nazionale ai Principi e ai Valori, Marzia Como. «Beni che sono collante, rifugio sicuro nelle difficoltà, punto di possibile ripartenza» le ha fatto eco la presidente del comitato di Brescia, Carolina David. «L’occasione di Brescia e Bergamo capitali, attente ad eventi che abbiano portata al di là dell’anno in corso, ci ha indotto a spingere su questa campagna, a partire da qui per un’azione di campo internazionale. Intanto già si è mobilitato il Comitato di Pesaro per l’anno prossimo e il clou sarà nel 2025 con l’altra doppia capitale oltre i confini, Gorizia-Nova Gorica» ha aggiunto il vice presidente Massimiliano Sforzini.

Alcuni scudi blu sono già stati apposti, a Solferino e nelle Marche, adesso saranno venti i posti prescelti fra le due città lombarde, urbani e territoriali, il cui nome si conoscerà il 5 maggio in apposito convegno. Ci stanno lavorando, l’istituzione e i suoi volontari in collegamento con le realtà locali e i Comuni, dopo l’accordo ad hoc stilato con Anci. Il primo sostegno è venuto dalla Fondazione Comunità Bresciana che ha finanziato con un bando 50 progetti culturali per il 2023, fra cui quello di Croce Rossa con 50 mila euro: «Dopo il Festival della Pace, adesso diamo il nostro contributo a quest’altra iniziativa che ha il medesimo scopo e che intende gettare un seme per il futuro» ha sottolineato ieri Giovanni Rizzardi, delegato alla cultura per la fondazione.

Altre collaborazioni sono venute da Cna e Bcc Agrobresciano, mentre la comunicazione è stata affidata ad Akomi, agenzia che ha prodotto il logo della Capitale 2023: «Ogni volta che un pezzo di storia sarà scudato ci sarà un evento atto a farlo conoscere alla cittadinanza, mentre ogni passo verrà registrato sul sito scudoperlacultura.it e sui canali social, e incontri verranno fatti nelle scuole con i ragazzi» ha fatto sapere il chairman Giordano Apostoli che è anche vice presidente di Cna. Può sembrare preoccupante pensare alla salvezza delle nostre meraviglie culturali in questo momento pieno di conflitti, anche vicino a noi, ma in realtà tutto questo parte da una convenzione sullo scudo blu firmata da molti Paesi all’Aja nel 1954 strumento, che sappiamo purtroppo disatteso, per evitare la distruzione del nostro passato. Fino ad oggi in Italia quel documento è rimasto solo carta: con questa campagna, che si propone come termine il 2025, ma che alla fine resterà per sempre, anche nel nostro Paese quello scudo blu indicherà come crimine di guerra l’attacco a quel luogo, sacro per la sua comunità.

Sempre a Brescia domenica 2 aprile si terrà l’assemblea regionale dei giovani di Croce Rossa che rappresenteranno i settemila volontari fra i 14 e i 32 anni dei comitati lombardi. 

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