IL CASO

Albergatori del Garda: «La siccità rischia di fare evaporare l’immagine del lago»

di Luciano Scarpetta
I titolari delle strutture ricettive temono ricadute negative sull’appeal del comprensorio delle fake news
I «ponti» di aprile hanno immediatamente portato il tutto esaurito sul Garda: un successo che gli operatori sperano di replicare nei mesi della bella stagione. Ma i livelli del lago nelle ultime settimane stanno generando preoccupazione
I «ponti» di aprile hanno immediatamente portato il tutto esaurito sul Garda: un successo che gli operatori sperano di replicare nei mesi della bella stagione. Ma i livelli del lago nelle ultime settimane stanno generando preoccupazione
I «ponti» di aprile hanno immediatamente portato il tutto esaurito sul Garda: un successo che gli operatori sperano di replicare nei mesi della bella stagione. Ma i livelli del lago nelle ultime settimane stanno generando preoccupazione
I «ponti» di aprile hanno immediatamente portato il tutto esaurito sul Garda: un successo che gli operatori sperano di replicare nei mesi della bella stagione. Ma i livelli del lago nelle ultime settimane stanno generando preoccupazione

La crisi idrica non va sottovalutata, ma neppure enfatizzata con il rischio di diventare un boomerang per gli operatori turistici del Garda. È l’auspicio dei rappresentanti di categoria dei gestori delle strutture ricettive delle tre sponde del Benaco. «Il lago di Garda è un territorio di grande appeal che nella percezione del turista viene concepito come un’unica realtà – premette Alessandro Fantini, presidente di Federalberghi Brescia -. Per questo le tre Federalberghi hanno deciso di condividere strategie comuni con la finalità di rendere il soggiorno dei nostri ospiti indimenticabile. Perché succeda questo è necessario che tutto il territorio sia accogliente, dagli eventi alla viabilità, dalla salubrità delle acque alla gestione della depurazione».

La siccità: un fenomeno nazionale e non solo 

La siccità è un fenomeno che coinvolge l’intero territorio nazionale «per questo non deve passare l’idea che il Benaco sia più in emergenza di altri comprensori. Sarebbe un danno per l’immagine», spiega Alessando Fantini. Verò è che al netto del decreto legge che ha istituito il commissario anti-siccità, sulla crisi idrica è stata istituita una cabina di regia tra tutti i ministeri interessati per definire un piano idrico straordinario nazionale d’intesa con le Regioni e gli enti territoriali e individuare le priorità di intervento, la loro adeguata programmazione, utilizzando anche nuove tecnologie.

I «ponti» di aprile hanno immediatamente portato il tutto esaurito sul Garda: un successo che gli operatori sperano di replicare nei mesi della bella stagioneI livelli del lago nelle ultime settimane stanno generando preoccupazione
I «ponti» di aprile hanno immediatamente portato il tutto esaurito sul Garda: un successo che gli operatori sperano di replicare nei mesi della bella stagioneI livelli del lago nelle ultime settimane stanno generando preoccupazione

"Sorvegliato speciale" di Regione Lombardia è il Garda

Il Pirellone sta concentrando i suoi sforzi sul Garda, il principale serbatoio nazionale per usi idropotabili e per l’irrigazione, le due priorità che vengono prima delle pur legittime richieste degli operatori turistici di mantenere il lago in buona salute. Alle riunioni coordinate dal presidente della Regione Attilio Fontana il dibattito sulla crisi idrica per individuare le priorità di intervento e la loro adeguata programmazione verte non a caso soprattutto sulla questione delle nuove deroghe da valutare per la regolazione dei deflussi minimi vitali dai laghi ai fiumi ai corsi d'acqua e i canali irrigui. Sul Garda si lavora a misure preventive in vista dei mesi estivi quando le richieste di acqua per uso irriguo delle campagne mantovane imporranno, decisioni drastiche.

Ceresa, segretario Comunità del Garda: "Anche noi preoccupati per le notizie false della stampa tedesca sulla siccità"

«Siamo in contatto sia con Federalberghi – premette il segretario generale della Comunità del Garda Pierlucio Ceresa – e anche noi siamo preoccupati per il ripetersi di notizie false della stampa tedesca sulla siccità che potrebbero ripercuotersi in ambito turistico. Il problema della crisi idrica è rilevante per quanto concerne l’uso agricolo, non per gli usi turistici: con un lago a 136 metri di profondità media, anche se ne mancano all’appello circa 60 centimetri come in questo periodo, il turista può fare tutti gli sport che desidera, andando in barca, sulle tavole a vela e navigare, al netto di Navigarda che sotto la soglia dei + 30 cm di livello utilizza in alcune tratte i catamarani». Anche venerdì in Comune a Salò durante la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza in presenza del Prefetto di Brescia «ho riproposto il problema di attenzione ai tuffi, come lo scorso anno - ricorda Ceresa. La situazione del Garda è sotto gli occhi di tutti: mai accaduto da quando c’è la diga di Salionze che in questo periodo il livello fosse così basso. Mancando 60 cm noi non diciamo di non tuffarsi, ma di fare attenzione e le amministrazioni emetteranno ordinanze in tal senso. Sulla stampa tedesca lo scorso anno era uscito che non ci si poteva tuffare. Per questo già adesso ho rifiutato interviste da tv e giornali tedeschi perché hanno solo interesse a fare scalpore, come lo scorso anno quando le mie parole di attenzione sono state distorte e interpretate in modo denigratorio per il lago. La situazione dei livelli, ripeto, è preoccupante non per gli usi turistici ma quelli agricoli e umani con le captazioni, come del resto dice anche Acque Bresciane. Il turismo – conclude Ceresa - è un prodotto che si compra e si vende: chi ha investito in altre località straniere adesso ha tutto interesse a denigrare il lago per dirottare il flusso turistico verso altre nazioni». 

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