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Ottaviani, fine del letargo: un Fondo compra e rilancia

Quadrifoglio ha venduto l'immobile Con la nuova proprietà altoatesina incontro in Loggia per illustrare la riqualificazione del complesso
La caserma Ottaviani copre una grande area tra le vie Tartaglia, Montebello e Volturno La facciata «impacchettata» della Ottaviani su via Tartaglia FOTO/ONLY  CREW
La caserma Ottaviani copre una grande area tra le vie Tartaglia, Montebello e Volturno La facciata «impacchettata» della Ottaviani su via Tartaglia FOTO/ONLY CREW
La caserma Ottaviani copre una grande area tra le vie Tartaglia, Montebello e Volturno La facciata «impacchettata» della Ottaviani su via Tartaglia FOTO/ONLY  CREW
La caserma Ottaviani copre una grande area tra le vie Tartaglia, Montebello e Volturno La facciata «impacchettata» della Ottaviani su via Tartaglia FOTO/ONLY CREW

Era ferma da quasi dieci anni. Il binario sembrava morto. Se si sentiva parlare della caserma Ottaviani era solo quando la copertura della facciata cedeva e il Comune era costretto ad intimare alla proprietà una rapida messa in sicurezza. Ma era proprio la proprietà il problema: teneva l’enorme immobile tra vle vie Tartaglia, Montebello e Volturno nello stato in cui l’aveva acquistato nel 2007 dallo Stato. Del resto, la Quadrifoglio spa, per metà partecipata da Cassa depositi e prestiti, era fallita da qualche anno. Sull’immobile però si stanno aprendo spiragli interessanti, anche per la città. Ha un nuovo proprietario che lo ha rilevato dal patrimonio in liquidazione, e pensa seriamente al rilancio.

È un fondo di investimento altoatesino, i cui emissari sono già venuti a Brescia ed hanno incontrato il sindaco Emilio Del Bono, squadernandogli un progetto che, a quanto pare, avrebbe già contorni definiti. L’idea della nuova proprietà è quella di aprire il complesso ex militare mettendo in comunicazione l’attuale piazza d’armi con via Tartaglia e la città, un progetto dove dovrebbe trovare spazio un mix di funzioni, senza prescindere dalla prevalente destinazione residenziale. Grazie alle opere di urbanizzazione legate all’intervento, ne trarrà vantaggio - se l’operazione andrà in porto - l’intera porzione di città che va sotto il nome di Canton d’Aura. «Chiusa» da un lato, a Nord, da Campo Marte, già al centro di un operazione di acquisto dal Demanio che risale all’ultima consiliatura Corsini e che insieme alla Polveriera di Mompiano incrementò il patrimonio comunale di beni ex militari, ora a disposizione dell’intera cittadinanza. E dall’altro lato, quello Est, da una caserma Randaccio forse rianimata, dovesse concretizzarsi l’idea del sindaco di portare in via Lupi di Toscana la Prefettura e il comando dei carabinieri, ora in Tebaldo Brusato.

Senza dimenticare, ha sottolineato Del Bono, che da via Leonardo e via Volturno transiterà il tram. Il progetto del fondo altoatesino arriva a circa 10 anni di distanza dal piano integrato di intervento presentato dalla stessa Quadrifoglio spa nel 2013 e che pure puntava su un mix di funzioni private, di uso pubblico e di interesse generale. In quel Pii rientrava la cessione al Comune di una porzione di fabbricato in facciata, che, secondo uno schema che avrebbe dovuto portare alla Loggia la proprietà della Randaccio, avrebbe ospitato uffici prefettizi. •. E.B.

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