LA TRAGEDIA DI REZZATO

Il dolore dei compagni e dei prof per la morte di Andrea: "Il suo casco, sempre sul banco"

di Silvia Avigo
Commozione e bandiere a mezz'asta al Cerebotani di Lonato per la tragica scomparsa del sedicenne morto sulla pista da cross. Domani al funerale lo stendardo della scuola
Le bandiere a mezz’asta ieri  sulla facciata d’ingresso del Cerebotani di LonatoAndrea Roberti aveva 16 anni: domenica è morto sulla pista da cross
Le bandiere a mezz’asta ieri sulla facciata d’ingresso del Cerebotani di LonatoAndrea Roberti aveva 16 anni: domenica è morto sulla pista da cross
Le bandiere a mezz’asta ieri  sulla facciata d’ingresso del Cerebotani di LonatoAndrea Roberti aveva 16 anni: domenica è morto sulla pista da cross
Le bandiere a mezz’asta ieri sulla facciata d’ingresso del Cerebotani di LonatoAndrea Roberti aveva 16 anni: domenica è morto sulla pista da cross

Nell'ultima ora di lezione, sabato dalle 12 alle 13, Andrea Roberti aveva italiano con la professoressa Rosaria Margherita Stefanini. Il giorno prima della tragedia che gli è costata la vita «era nel suo banco, ordinato come sempre - le parole dell'insegnante dell'Itis Cerebotani di Lonato, la scuola frequentata dalla vittima -. Ricordo di averlo fissato: da una parte lui, con il libro, il quaderno per gli appunti e la penna, dall'altro il suo casco che riponeva sempre con una cura incredibile, ma durante la lezione non lo toccava più. Io, il suo volto, lo vedevo sempre: era sereno, anzi per lui la serenità era un valore».

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Lo sgomento dei compagni di classe

Andrea frequentava la terza C del corso di elettronica. Ieri mattina si è subito deciso che i compagni di classe di Andrea andavano sostenuti: in attesa di uno psicologo che verrà presto ingaggiato, la dirigente scolastica Angelina Scarano e la vice Alessandra Belleggia sono andate in quell'aula, «e nell'aria c'erano sgomento e soprattutto un silenzio assordante - spiegano -. Poi in due si sono liberati in un pianto a dirotto».

Uno di questi è Daniele, l'amico fraterno e il compagno di banco non solo al Cerebotani ma anche alle elementari e alle medie di Calcinato, il loro paese. Ma all'istituto lonatese, nonostante gli studenti siano 1.500, si conoscono tutti: «Siamo una grande famiglia», sottolinea la preside Scarano che domenica pomeriggio, alla notizia della tragedia avvenuta al crossodromo Aldo Boccacci di Rezzato, ha listato a lutto il sito della scuola, aggiungendo un messaggio per i famigliari: «Una perdita immensa e assurda».

Il ricordo della prof

«Andrea è morto per seguire la sua sanissima passione - racconta la professoressa Stefanini -. Nei suoi temi ne parlava spessissimo con un amore totale: praticare quello sport gli dava la gioia di vivere. Era uno studente diligente, sempre promosso. E molto rispettoso degli insegnanti: mai una volta che abbia toccato il casco durante la lezione. Ma era una parte di lui, non lo lasciava mai, lo aveva al suo fianco. A me non dava fastidio, anzi ammiravo quel ragazzo con una luce negli occhi unica, ricco di valori che trasmetteva ai compagni attraverso la sua generosità».

E il suo amico Daniele, ieri mattina all'ultima ora del giorno più triste, ha fatto una richiesta particolare alla professoressa Stefanini, che l'aveva invitato a parlare vicino alla cattedra: «Mi ha chiesto di restare lì dov'era, vicino ad Andrea. Sono riuscita a far aprire questi ragazzi parlando loro del Medioevo non come periodo buio ma come l'epoca dei cavalieri erranti, disposti a morire pur di restare fedeli ai loro principi, ai loro valori. A noi ora spetta tenere vivo il suo ricordo, portandolo fino alla maturità».

All’ingresso della scuola le bandiere sono a mezz’asta. Alcuni insegnanti si sono offerti di accompagnare i 19 ragazzi della terza C alla camera ardente e domani al funerale ci sarà lo stendardo della scuola.•.

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