Il territorio immagazzina «oro blu»

Riserve idriche: nel Bresciano sono quadruplicate in un anno

di Cinzia Reboni
Laghi, invasi artificiali e neve nei ghiacciai rendono disponibile quasi un miliardo e mezzo di metri cubi di acqua: un anno fa erano soltanto 380 milioni. La stagione irrigua e l’utilizzo idropotabile in vista dell’estate non dovrebbero essere a rischio come nel 2023 ma molto dipenderà dal clima estivo che già si annuncia torrido

Il volume di acqua immagazzinata dai serbatoi naturali bresciani al momento è di quattro volte maggiore rispetto ad aprile dello scorso anno. Le ondate di maltempo hanno ristorato laghi e invasi artificiali, ma le risorse idriche più consistenti sono assicurate dai cumuli di neve e dai ghiacciai in quota.

La situazione resta in ogni caso «sorvegliata speciale» in vista della stagione irrigua, anche perché il 2023 è stato l'anno peggiore dell'ultimo secolo; al momento le riserve idriche dovrebbero mitigare la grande sete sofferta dall'agricoltura e dalla rete di acquedotti negli ultimi due anni, ma molto dipenderà dal clima estivo.

Il bollettino di Arpa

Il bollettino dell'Arpa consente di confrontare i dati degli ultimi giorni con lo stesso periodo del 2023. I misuratori comprendono i laghi, gli invasi artificiali (le dighe) ed infine lo Snow water equivalent (Swe), l’unità che misura il manto nevoso, quantifica cioè l'acqua contenuta nella neve e nel ghiaccio.

La scorsa settimana Arpa ha registrato complessivamente nell'area alpina e prealpina lombarda un quantitativo di 5.116,8 milioni di metri cubi di riserva idrica, in aumento del 55% rispetto alla media 2006-2020, che era di 3.300,4 milioni, e addirittura del 280% sull'aprile scorso (1.347 milioni di metri cubi).

I numeri bresciani 

Nel Bresciano oggi ci sono 1.466,3 milioni di metri cubi di riserve idriche, rispetto ai 380 milioni dello stesso periodo del 2023. Secondo l'ultimo report di Arpa, la neve e il ghiaccio stanno «conservando» 834,2 milioni di metri cubi di acqua, contro i 153,6 dell'aprile scorso. Il serbatoio dell'Oglio immagazzina 505,6 milioni di metri cubi: ce n'erano 108,5 lo scorso aprile, e rispetto alla media del periodo 2006-2020 (300,7 milioni) ha fatto registrare il +68,1%.

Per quanto concerne le singole componenti, il volume degli invasi artificiali (le dighe), pari a 12,2 milioni, è inferiore alla media del periodo 2006-2020 (-35.8%), ma superiore agli 11,2 milioni dell'aprile 2023. Il volume invasato nel lago d’Iseo, con 81,4 milioni di metri cubi, risulta superiore alla media (+151.4%) ed al valore dello scorso anno (20,6 milioni). Lo Swe (412 milioni) è superiore ai 249,4 della media ed ai 76,7 del 2023. Il totale attuale della riserva idrica del bacino del Chiese (188,9 milioni di metri cubi) risulta superiore alla media del periodo 2006-2020 (+68.1%) e dei 56,1 milioni dell'aprile 2023.

Per quanto concerne le singole componenti, il volume invasato nelle dighe (26,3 milioni) è superiore sia ai 9,5 della media che ai 14,5 dello stesso periodo 2023. Il volume invasato nel lago d’Idro (13,9) è leggermente inferiore all'aprile 2023 (15,2), ma superiore alla media 2006-2020 (9,5 milioni, +46,4%). Lo Swe (148,8 milioni) è superiore sia al valore dello scorso anno (26,4) che alla media (93,5). Nel bacino Sarca-Mincio, buona la situazione dello Swe: 273,4 milioni contro i 172,2 della media e i 50,5 dello scorso anno. Il volume invasato nel lago di Garda è di 498,3 milioni di metri cubi, superiore alla media (+23.7%) e al dato dell'aprile 2023 (164,9).

I prossimi mesi

Secondo gli esperti, quest'anno le temperature medie saranno ancora più alte del 2023, considerato «l'anno più caldo della storia», che ha fatto registrare il 14% di precipitazioni in meno ed una temperatura superiore di 1,14 gradi rispetto alla media storica del periodo 1991-2020.

Ma l'emergenza siccità non dovrebbe riproporsi. I livelli dei grandi laghi sono ai massimi: ieri, 21 aprile, il Sebino ha fatto registrare un'altezza di 103,4 centimetri con un riempimento del 95%, mentre il Garda, con un riempimento del 100% ed un'altezza di 134,7 centimetri, esonda nei punti più bassi.

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