LA TESTIMONIANZA

Scandalo ginnastica, Vanessa Ferrari: "So cosa vuol dire, ho sofferto di disturbi alimentari. Ora intervenire per fare pulizia"

La regina dell'artistica mondiale: "A 19 anni fui ricoverata a Verona. Lo sport è sacrificio, ma prima viene la salute. Dev'esserci un confine netto tra severità nell'ottica della disciplina, e cattiveria"
Vanessa Ferrari in pedana alle Olimpiadi di Tokyo, dove ha vinto l'argento
Vanessa Ferrari in pedana alle Olimpiadi di Tokyo, dove ha vinto l'argento
Vanessa Ferrari in pedana alle Olimpiadi di Tokyo, dove ha vinto l'argento
Vanessa Ferrari in pedana alle Olimpiadi di Tokyo, dove ha vinto l'argento

"Quando sono comparse le prime notizie sulle denunce, da parte dei ginnasti di ritmica e aerobica, non sono rimasta affatto sorpresa. Anzi, anni fa scrissi un libro nel quale parlai anche di alcuni di questi aspetti".

Comincia così il post nel quale Vanessa Ferrari - stella bresciana della ginnastica artistica, campionessa del mondo nel 2006, campionessa europea nel 2007 e argento al corpo libero ai Giochi olimpici di Tokyo 2020 - interviene dopo il terremoto delle ultime settimane che ha sconvolto il mondo della ginnastica di cui lei, ricorda, fa parte da 25 anni.

Il post di Vanessa Ferrari su Instagram
Il post di Vanessa Ferrari su Instagram

Anche due atlete bresciane della ritmica hanno presentato un esposto in Procura  per presunti maltrattamenti psicologici, dopo le analoghe rivelazioni d due ex Farfalle della Nazionale italiana Nina Corradini e Anna Basta durante gli anni in cui hanno frequentato l’Accademia di Desio (Monza).

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Secondo quanto emerso fino a questo momento, i presunti  sarebbero da ricondurre, secondo l’esposto, in gran parte al modo in cui le ragazze venivano redarguite per il peso, secondo chi allenava, più alto rispetto a quello necessario per ottenere le performance richieste.

Ho vissuto i problemi alimentari, a 19 anni fui mandata in una clinica di Verona

"Ho vissuto tante esperienze positive ma anche tante negative. Durante la mia carriera fortunatamente però ho vissuto anche qualche cambiamento nel mio ambiente e mi spiace che ancora oggi ci siano luoghi dove si verificano questi orrori - confessa Vanessa -. Conosco perfettamente questi aspetti, l'ho detto più volte, come tanti altri ho vissuto sulla mia pelle i problemi alimentari e all'età di 19 anni mi mandarono in una clinica a Verona e grazie al supporto di esperti e dopo un paio di anni di percorso sono riuscita a guarire. Quindi invito chiunque ne soffra a farsi aiutare perché é davvero fondamentale".

Intervenire perché la ginnastica sia finalmente pulita: prima la salute

L'auspicio di Vanessa è che "finalmente si possa intervenire definitivamente affinché la ginnastica, lo sport che amiamo, senza distinzione di sezioni o di livello sia pulito" nella convinzione che - spiega ancora la campionessa -  lo sport é fatto di sacrifici e di rinunce ma prima di tutto, prima di qualsiasi risultato, vengono le persone e la loro salute".

C'è un confine netto tra severità, disciplina e cattiveria

Nel fare appello all'"umanità" delle persone, Ferrari sottolinea che dev'esserci un confine netto tra "severità in ottica di disciplina e cattiveria".  Solo " parlandone costantemente e denunciando tempestivamente spero che si possa far ragionare chi commette queste azioni e scegliere il modo migliore di agire", è l'invito di Vanessa. Che chiede infine di "non demonizzare la ginnastica, non è prendendo le distanze da un ambiente che le cose cambiano, perché la ginnastica é un mondo magnifico benché complesso, quindi non rendiamolo ancora più difficile, sta a noi il compito di proteggerlo".

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