A TRENTO

Toglie il braccialetto elettronico, evade dai domiciliari e aggredisce il proprietario di un camper: arrestato

In carcere 33enne bresciano pluripregiudicato, che faceva parte della «banda dei bancomat». Per far perdere le sue tracce si accampava nei boschi cambiando frequentemente posizione
L'uomo è stato rintracciato e bloccato dalla Polizia
L'uomo è stato rintracciato e bloccato dalla Polizia
L'uomo è stato rintracciato e bloccato dalla Polizia
L'uomo è stato rintracciato e bloccato dalla Polizia

Nel tardo pomeriggio di lunedì 25 marzo il personale della squadra mobile della polizia di Stato di Trento, su delega della Procura della Repubblica, ha eseguito una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 33enne di origini bresciane indagato per tentata rapina.

L'episodio si è verificato il 10 dicembre 2023. Quel giorno un uomo e una donna, marito e moglie, avevano parcheggiato il camper nei pressi della stazione ferroviaria di Villazzano, una frazione di Trento. Stavano per riprenderlo quando hanno visto una donna scendere dall'autocaravan.

Il proprietario del camper ha quindi bloccato la donna trattenendola per il cappuccio della giacca ma, una volta che lei ha iniziato a urlare, è stato aggredito da un altro uomo, che si è poi appreso essere il marito della donna, con pugni alla testa. La donna è riuscita così a fuggire. Pochi attimi dopo una macchina si è scagliata prima contro il camper e poi contro il proprietario del camper, che però è riuscito a scostarsi e ad evitare di essere investito, cavandosela così con una prognosi di quattro giorni.

Arrivata sul posto, la squadra volante è riuscita a risalire all'identità dell'autrice del furto, una 38enne di origine padovana, pluripregiudicata per reati contro il patrimonio. La donna è stata indagata in stato di libertà.

Successivamente, con l'aiuto della squadra mobile si è riusciti a risalire all'identità dell'aggressore, anche lui pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e contro la persona e in quel momento agli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, che però aveva rimosso, risultato di fatto irreperibile. L'uomo faceva parte anche della cosiddetta «banda dei bancomat»: assieme ad altri complici, poi tutti arrestati, l'anno scorso aveva messo a segno diversi colpi. Per far perdere le sue tracce si accampava nei boschi cambiando frequentemente posizione. Il 33enne - fa sapere la Questura di Trento - è stato catturato a Mezzocorona e portato in carcere a Spini di Gardolo

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