L’altro cantiere che contende a San Bartolomeo il primato di lentezza è quello del polo di servizi socio-sanitari di via Milano 140: finanziato con «Oltre la strada». Per ora, e anche qui sono trascorsi un paio di anni, ci sono solo le strutture in cemento armato.
Le vicissitudini
Brescia infrastrutture che ha redatto il progetto dopo avere annunciato la risoluzione del contratto con l’azienda di Gaeta che aveva abbandonato il cantiere, aveva parlato dello scorso settembre di un nuovo progetto. Che tuttavia non c’è ancora. Spiega l’assessore all’Urbanistica Michela Tiboni che nel frattempo si è fatto di tutto per non dover rifare l’appalto e riprendere i lavori con la stessa azienda, secondo il principio di risultato.
Ma senza successo: così a gennaio sono state avviate tutte le procedure per la risoluzione del contratto. «È stato chiesto a Brescia Infrastrutture di rivedere il progetto, adeguando gli spazi e gli impianti alle richieste emerse anche dai confronti con i futuri gestori della struttura».
Le migliorie sul progetto
A quel punto sono state inserite migliorie: «l’installazione di pannelli fotovoltaici in copertura (per i quali era inizialmente prevista solo una predisposizione), la realizzazione della copertura con manto bituminoso basso-emissivo provvisto di coating superficiale acrilico ceramizzato che garantisce una riflettività dei raggi solari pari all' 81% e la realizzazione di una parete verde di circa 60 mq sul lato sud del fabbricato».
Questi ultimi due sono interventi finanziati dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito del «Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano». La procedura di risoluzione contrattuale dovrebbe concludersi nelle prossime settimane. A quel punto si rifarà l’appalto. Insomma, neppure nel 2024 vedrà la luce il consultorio e centro vaccinale in via Milano.