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Case sul Garda, ora è allarme sociale: maglia nera a Desenzano

Per la prima volta compare la parola «emergenza» nel Piano abitativo d’àmbito: affitti introvabili o per brevi periodi, prezzi alle stelle e turistificazione

Case che non si trovano, affitti e prezzi alle stelle, turistificazione e affitti brevi: citato testualmente, il termine «emergenza abitativa» irrompe per la prima volta nei documenti istituzionali di programmazione delle politiche per la casa dell'Ambito 11 Garda, che accoglie 22 Comuni da Bedizzole a Valvestino per quasi 130 mila abitanti.

I documenti

A far emergere la novità, che la situazione sia ormai riconosciuta ufficialmente come «emergenza», è il Collettivo Gardesano Autonomo, che ha anticipato ieri, 23 marzo, i documenti diffusi in questi giorni: «Gli anni di emergenza sanitaria hanno mutato il tessuto economico-sociale creando nuove povertà, con riflessi importanti soprattutto a livello abitativo», si legge nel Piano annuale 2024.

Così invece il Piano triennale: «L'incremento di situazioni di povertà abitativa dimostra che l’emergenza tocca ormai una vasta parte della società e non più soltanto le fasce tradizionalmente deboli. Nell'ultimo decennio il tema dell'abitare si è trasformato in una vera e sempre più ampia emergenza sociale, mettendo di fronte a scenari ben diversi da quelli che hanno ispirato le politiche abitative dagli anni '80: parliamo di una generalizzata diffusione del disagio abitativo».

Desenzano è «zona rossa»

Con riferimento al mercato privato, tutti i Comuni hanno problemi. In «fascia rossa» c'è Desenzano, che sulla media di 5 parametri risulta avere il fabbisogno abitativo più elevato: Padenghe è il paese dove si registrano più «difficoltà economiche», Sirmione dove è più difficile l'accesso al mercato immobiliare (sul prezzo medio).

«Il territorio del Garda – si legge ancora nel Piano annuale – si attesta tra quelli con un mercato immobiliare tra i più complessi, sia per la stagionalità e alternanza di affitti residenziali e turistici, sia per il costo medio al mq». Le maggiori difficoltà proprio a Desenzano, «essendo l'offerta sempre più orientata a contratti di tipo turistico e di breve durata»: ci sono 771 case e appartamenti vacanza, mentre l'unico affitto a lungo termine è a 1.000 euro più spese. Sono 1.139 le domande di sostegno economico all'affitto o per morosità incolpevole presentate nel 2023 in tutto l'ambito: il 44% in più dell'anno prima.

Miraggio case popolari

Non va meglio sul fronte degli alloggi popolari, oggi Sap (servizi abitativi pubblici): 688 le domande presentate nel 2023 per l'intero ambito dei 22 Comuni dell’area Garda, di cui 501 per alloggi di proprietà comunale e 187 di proprietà Aler. A Desenzano 306 domande (216 per gli alloggi comunali e 90 per gli Aler), 201 a Lonato (144 e 57), 88 a Salò (66 e 22): ne sono state assegnate poche decine, ogni 10 richieste almeno 9 restano fuori.

In tutto il Garda bresciano sono 960 le case popolari, di cui 476 comunali e 484 di Aler, troppo poche e in larghissima parte già abitate. In attesa del nuovo bando, per il 2024 (dati provvisori) ad oggi ci sono 31 appartamenti disponibili, forse tra i 50 e i 60 con turnover e ristrutturazioni. Poco, troppo poco: «Gli sportelli assistenza non riescono nemmeno a gestire il carico delle domande: è il fallimento di questo sistema di servizi sociali», commenta Alessandro Scattolo del Collettivo.

Tutto questo con un mercato privato inaccessibile per normali famiglie di lavoratori: a Desenzano affitti a non meno di 13 euro/mq e vendite in media a 3.000: a Sirmione 13,5 euro/mq per la locazione e 4.000 euro/mq per la vendita. «È una tendenza che si sta allargando ai Comuni della fascia esterna, da Pozzolengo alla Valtenesi fino a Bedizzole – dice Paola Legrenzi (Collettivo gardesano), autrice della ricerca –: per chi lavora sul lago sarà sempre più difficile trovare una casa». A.Gat.

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