Per gli inquirenti avrebbe abusato sessualmente degli amici 15enni della figlia. Per abbassare i freni inibitori e la resistenza delle vittime avrebbe anche iniziato i ragazzini all’uso della droga. Ma il disoccupato 46enne di Lograto, arrestato nei giorni scorsi, ha respinto ogni accusa nel corso dell’interrogatorio di garanzia di ieri. Secondo il suo avvocato Gianbattista Scalvi - che non ha chiesto misure più soft alla custodia cautelare in carcere -, ci sono ancora moltissimi aspetti della vicenda da mettere a fuoco. L’arresto è scattato dopo una lunga e delicata indagine iniziata il 26 aprile, quando 3 minori si sono presentati ai carabinieri di Trenzano per denunciare di essere stati presi a schiaffi da un adulto nel parco di villa Morando a Lograto. Scavando dietro il movente di un’aggressione apparentemente senza motivazioni, i carabinieri hanno appurato che dal novembre dello scorso anno gli adolescenti, all’oscuro dei rispettivi genitori, frequentavano l’abitazione della loro amica che viveva sola assieme al padre. In questi frangenti il 46enne avrebbe iniziato a consumare in loro presenza alcolici, cocaina e hashish, offrendoli insistentemente anche ai minori che, dopo le prime resistenze, avrebbero accettato. Una volta fatti sballare, il disoccupato avrebbe in alcuni casi approfittato dei ragazzini masturbandoli. Gli episodi di molestie sarebbero avvenuti tutti nel mese di marzo: per intimorire le vittime, il 46enne non avrebbe esitato davanti ai loro occhi a picchiare con un bastone di bambù la figlia.
Al momento dell’arresto, durante la perquisizione, nel forno della cucina i carabinieri hanno trovato un blocchetto di hashish del peso di 48 grammi, oltre ad un bilancino elettronico di precisione che, secondo l’accusa, sarebbe servito a confezionare le dosi di droga. Il 46enne deve rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e violenza sessuale su minori.