Floriano Zanetti, 57 anni , da due in pensione e una vita lavorativa svolta come centralinista all’ospedale di Desenzano. Carattere socievole, ricco di attenzione e sensibilità, nonostante la perdita della vista quando era ragazzo, a cui ha saputo rispondere con l’energia di tanta voglia di fare. Vive ai Barcuzzi di Lonato in una casa che è diventata un autentico museo di «militaria»: oggetti, decorazioni, uniformi della Grande guerra che mostra con orgoglio. Adesso ha un sogno nel cassetto: trasformare alcune sale della casa in un museo di cimeli militari, aperto a scolaresche o appassionati, «affinchè - spiega - non si dimentichi l’orrore della guerra». Ma servirebbero sponsor, o un aiuto dal Comune. Perchè la sua collezione merita. «Circa 15 anni fa ero in vacanza in Val Daone quando un amico mi regalò un metal detector. Sui sentieri - spiega Floriano - e a un certo punto lo strumento mi segnalò una massa metallica: era un elmetto, così mi hanno detto i miei accompagnatori. Fu tale l’entusiasmo che cominciai a frequentare mercatini e collezionisti». Ora la casa è diventata un percorso nella storia. Il pezzo più prestigioso l’uniforme, giacca e cappello del 1859, di un bersagliere della battaglia di San Martino. La taverna è diventata esposizione per una quarantina di uniformi della Grande guerra mentre su uno scaffale fanno bella mostra altrettanti elmetti e molto altro. Una vera casa-museo. E se qualcuno lo aiutasse, potrà diventare un vero museo. •