la tragedia sul garda

Greta e Umberto, due anni di dolore. I genitori: «Si introduca il reato di omicidio nautico»

di Luciano Scarpetta
A due anni dalla morte della coppia uccisa da un motoscafo tedesco sono state celebrate le messe per ricordarla. Famigliari e amici si sono ritrovati a Salò e a Toscolano Maderno
A sinistra, l'incontro tra le madri di Greta e Umberto, i due giovani morti nella tragedia di Salò
A sinistra, l'incontro tra le madri di Greta e Umberto, i due giovani morti nella tragedia di Salò
A sinistra, l'incontro tra le madri di Greta e Umberto, i due giovani morti nella tragedia di Salò
A sinistra, l'incontro tra le madri di Greta e Umberto, i due giovani morti nella tragedia di Salò

A due anni esatti dalla tragedia nautica costata la vita a Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, ieri pomeriggio, 19 giugno, a Salò e in serata a Maderno, tantissimi amici dei due sfortunati ragazzi si sono ritrovati in due distinte celebrazioni religiose, per urlare ancora con il silenzio il loro dolore.

Una tragedia sempre viva sulla riviera bresciana del lago, alimentata purtroppo dalle notizie del cammino a rilento a Roma dell’iter legislativo per introdurre il reato di omicidio nautico e lesioni personali, equiparandolo all’omicidio stradale. Oltre, cosa niente affatto marginale, alle vicende giudiziarie che vedono coinvolti i due turisti tedeschi a bordo del motoscafo che la sera del 19 giugno 2021 travolse il gozzo in legno sopra il quale si trovavano i due giovani.

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Il ricordo

Ieri alle 17 alla chiesa di San Giovanni Evangelista del Convento dei frati minori cappuccini di Barbarano a Salò (il Comune dove risiedeva Umberto Garzarella) è stata officiata la prima delle due celebrazioni religiose in suffragio delle vittime. Tre ore dopo analogo rito alla chiesa monumentale di S. Andrea di Toscolano Maderno, il Comune di residenza di Greta Nedrotti.

«No al cuore egoista, ma altruista affinché possa accogliere la misericordia e la carità - è il messaggio dell'omelia -. Chiediamo al Signore di instaurare il suo regno di pace e giustizia».

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L'iter per l'approvazione del reato di omicidio nautico

Al termine della cerimonia, sul sagrato i genitori di Greta e Umberto hanno poi salutato e ringraziato tutti gli amici presenti per l’affetto dimostrato. «Per chiudere definitivamente il cerchio, crediamo debba essere introdotto il reato di omicidio nautico come quello stradale - esorta Elena Garzarella, sorella di Umberto - Siamo sempre vigili per provare a capire tutti gli sviluppi».

«Speriamo tutto possa concludersi in tempi ragionevolmente brevi - auspica anche Tatiana Tassi, amica di Elena - stiamo facendo di tutto per tenere sempre viva l’attenzione delle istituzioni sul tema dell’approvazione della legge che equipara l’omicidio nautico a quello stradale e pare che anche in Germania la vicenda non sia affatto dimenticata: stamattina mi ha chiamato una tv tedesca perché sarebbe intenzionata a girare sul Garda il prossimo 10 luglio un docu-film dove parleranno del lago, dell’incidente nautico e della legge». L'attenzione per giungere alla sua approvazione continua ad esserci grazie anche all’impegno dell'amministrazione comunale di Salò e la Guardia Costiera. Presente ieri alla commemorazione religiosa, l’assessore al turismo di Salò Nirvana Grisi sollecita «l'impegno di tutti per provare a chiudere il prima possibile l’iter di approvazione».

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