Il Groppello
sarà la stella
del «paniere»

Coltivato tra Salò e Desenzano su circa 400 ettari, il Groppello è il vitigno autoctono della Valtenesi, e dalle sue uve a bacca rossa di ottengono l'onomino vino e, assieme ad altre uve tipiche della zona (Barbera, Sangiovese e Marzemino), tutti gli altri rossi rivieraschi e il Chiaretto. Ha una caratteristica nota speziata, è sapido (risalta molto nel Chiaretto), scalda senza appesantire.

SONO COLTIVATI due biotipi: il Groppello di Mocasina e il Groppello Gentile. Il primo produce vini più intensi e corposi, meno speziati ma più rotondi: nel 1970 era coltivato su 1103 ettari, nel 2010 su 326, erosi tra capannoni, campeggi e seconde case. Dal secondo, che ha un grappolo più piccolo, si ottengono vini più morbidi, con minore tonalità (tendono al rubino acceso) ma più spezia: è il più adatto al Chiaretto. Nel 1970 si contavano 114 ettari, nel 2010 51: per fare un paragone la sola Zonin possiede 1300 ettari.

Il tratto comune è di essere poco suscettibili alla peronospera e, non accumulando tanti zuccheri, favoriscono vini meno alcolici. Per il vino Groppello – come per i rossi in cui è presente – è famoso l'abbinamento con lo spiedo bresciano. E.GR.

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