il progetto

Il «siluro» della Regione affonda il maxi polo logistico di Lonato

di Roberto Darra
Parere negativo alle richieste di modifiche del reticolo idrico: un colpo decisivo contro il progetto da 93 mila metri quadrati

Il progetto del polo logistico di 93 mila mq vicino alle fornaci romane di Lonato e sul confine con Castiglion si arena sull’impossibilità, decretata ieri dall’Ufficio tecnico regionale di Brescia, di modificare il reticolo idrico. No dunque allo spostamento per 300 metri di un fosso e alla contestuale costruzione di un nuovo canale interrato.

Il parere era stato richiesto dal Comune: in sostanza la soluzione idraulica viene bocciata perché non sarebbe in grado di «limitare il deflusso delle acque a valle, andando a sovraccaricare a cascata prima il reticolo del Consorzio e poi il Vaso Riale». Dunque non viene garantita l’invarianza del «deflusso delle acque dal canale rispetto allo stato di fatto, con la concreta possibilità di inficiare il già precario equilibrio del Vaso Riale e il funzionamento della relativa vasca di laminazione».

Si ricomincia

Tutto da rifare dunque: se non si può deviare il fosso, il progetto non sta in piedi. Per chi contesta da sempre l’operazione, dal Pd di Lonato al Comitato ambientalista, arriva ora l’esortazione a cambiare location per il polo logistico, se proprio lo si vuol fare comunque: «La partita non è chiusa - dichiara Franco Tiana, del comitato -. Facciamo appello all’Amministrazione lonatese affinché a questo punto venga ritirato il progetto e un invito per individuare sul territorio un altro luogo tra le aree dismesse o degradate».

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