In equilibrio su una ruota: evoluzioni a picco sul lago sfidando la «gravità»

di L.SCA.
I partecipanti alla cronometro in salita di 630 metri
I partecipanti alla cronometro in salita di 630 metri
I partecipanti alla cronometro in salita di 630 metri
I partecipanti alla cronometro in salita di 630 metri

Negli ultimi anni l’alto Garda si sta sdoganando anche, o forse verrebbe da dire soprattutto, come patria degli sport estremi e spettacolari. Partendo innanzitutto ovviamente dal lago con le acrobatiche evoluzioni dei patiti delle tavole a vela di surf, kite surf e le recentissime new entry degli hyidrofoil. CONTINUANDO nell’entroterra, dove gli amanti del brivido possono trovare pane per i loro denti tra le falesie di arrampicata delle valli di Toscolano Maderno o la forra di Tremosine, il canyoning selvaggio e le discese mozzafiato in mtb, finendo, non poteva essere altrimenti, nel cielo lanciandosi dalle vette di Toscolano e Tremosine a bordo di coloratissimi deltaplani. In tutto questo delirio non poteva mancare anche il monociclo, pratica introdotta da qualche anno a Tignale da un esponente della Federazione in ferie, ammaliato dalle bellezze paesaggistiche e ambientali di posti davvero unici. Qui, in un circuito di 9 km tra Dosso Piemp, Cima di Traval, Passo d’Ere, Bocca Paolone, Passo di Fobbia e l’arrivo a Castagneto si disputa ogni anno una delle tre prove del campionato italiano. Arricchita un paio di giorni fa con la downhill (partenza da cima Piemp e arrivo alla forca) e soprattutto con la devastante cronometro in salita di 630 metri con arrivo al piazzale del Santuario Montecastello. «Si, tra le specialità da brivido - commenta sorridendo l’assessore al turismo Luigi Bertoldi - abbiamo anche questa e non di rado nelle ultime stagioni troviamo qualcuno a spasso sulle strade bianche dell’entroterra che pedala anche su una ruota».

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