Mega teatro, 3.600 «no» in meno di ventiquattro ore

di C.REB.
Firme contro il Fch di Erbusco
Firme contro il Fch di Erbusco
Firme contro il Fch di Erbusco
Firme contro il Fch di Erbusco

In meno di 24 ore sono già 3.600 le firme raccolte on line per dire no alla Franciacorta Concert Hall di Erbusco. «Un’opera fuori da ogni logica e che finirebbe per sbancare e cementificare una collina», sottolineano i promotori della petizione, il Circolo Legambiente Franciacorta ed il comitato NoPf2. «Dopo la presa di posizione contraria del Pd della Franciacorta ci aspettiamo che a farsi sentire siano anche gli altri partiti, come la Lega che per bocca dell’europarlamentare Oscar Lancini giorni fa aveva preannunciato il suo diniego al progetto, ed i portatori di interesse, a cominciare dal Consorzio Franciacorta. Dovranno poi esprimersi anche i Comuni del territorio, soprattutto quelli confinanti di Rovato, Cazzago, Adro, Cologne e Palazzolo, i cui pareri sono vincolanti, dal momento che l’infrastruttura condizionerà il futuro dell’intera Franciacorta - sottolinea Silvio Parzanini a nome dei comitati -. Noi continueremo la nostra battaglia unitaria insieme ai tanti cittadini sensibili al tema, che chiedono di difendere il proprio territorio, il suo paesaggio, il suo patrimonio storico-architettonico e le produzioni agricole». Anche dal comitato Articolo 1 di Brescia si alza la protesta contro il progetto di un teatro da 5.900 posti ed un auditorium da oltre 400, che prevede anche la realizzazione di spazi commerciali, alberghieri e di ristorazione. «Un’opera irrealizzabile proprio a causa della sua funzione principale, che non è in grado di porsi in concorrenza con realtà di caratura mondiale come l’Arena di Verona o la Scala di Milano - sostiene il comitato -. Il grande pubblico viene in Franciacorta proprio per quello che questa zona rappresenta a livello mondiale, ossia l’eccellenza vitivinicola e paesaggistica, che può essere vissuta solo attraverso forme di turismo esperienzale e con modalità di mobilità dolce. Riteniamo più utile investire sulla tutela dei luoghi storici, sulla creazione di una rete strutturata di ciclabili e sulla valorizzazione delle piccole realtà musicali». «Una mera riduzione volumetrica del progetto - conclude il comitato Articolo 1, che invoca una chiara e trasparente presa di posizione da parte dell’Associazione Terra della Franciacorta - non risolve le criticità di un progetto comunque in contrasto con la legge regionale sul consumo di suolo». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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