Monte Comer, uno scudo contro la caduta massi

Un elicottero controlla i versanti
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Un elicottero controlla i versanti
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Al via entro fine mese il primo lotto degli interventi di mitigazione rischio crolli rocciosi in località Sisengla, alle pendici del monte Comer di Gargnano. «Le opere sono state aggiudicate per un importo a base d’asta di 1.211.034 euro ad una ditta di Catanzaro e a giorni - comunica il sindaco Giovanni Albini - si procederà alla consegna dei lavori». Il primo lotto è finanziato dal programma di interventi di difesa del suolo previsti dal Piano Lombardia approvato due anni e mezzo fa dalla Giunta regionale: dei 138 milioni di investimenti complessivi, due furono destinati ai dissesti idrogeologici gargnanesi. La somma verrà destinata alla realizzazione di valli paramassi e il posizionamento di reti paramassi, nel tratto di versante fra la Val di Gaz e la valle del rio San Martino. Serviranno poi altri analoghi finanziamenti regionali, per mitigare con il II lotto gli altri rischi idrogeologici. Le zone rocciose instabili sono infatti oltre 50, costituite da massi singoli o multipli caratterizzate da volumi non indifferenti. Di queste 24 sono caratterizzate da volumi maggiori di 5 mc fino a un massimo di 280 mc e da grado di instabilità medio alto. Tutta la zona del Comer è del resto soggetta al rischio di eventi franosi, l'ultimo distacco temporale avvenne il 7 novembre 2018 quando un macigno di sei metri cubi rotolò a valle con una traiettoria che coinvolse via delle Limonaie (la zona a nord del cimitero di Gargnano) e alcune abitazioni adiacenti, finendo la corsa nel Rio Guandalini. All'epoca otto famiglie furono evacuate in fretta e furia.•. L.Sca.

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