Il caso

Caso Giro d'Italia, Pozzolengo sulle barricate: «Per noi è ingestibile»

di Silvia Avigo
Il sindaco Bellini: «Mai stati coinvolti nell'organizzazione e non abbiamo personale per garantire la sicurezza sulle nostre strade». Desenzano prova a ricucire
La discussa cronotappa fissata per il 18 maggio
La discussa cronotappa fissata per il 18 maggio
La discussa cronotappa fissata per il 18 maggio
La discussa cronotappa fissata per il 18 maggio

«La mia è una provocazione, ma non solo»: dal suo punto di vista è convinto di essere nel giusto il sindaco di Pozzolengo, Paolo Bellini, che lunedì ha ufficialmente negato il passaggio sul territorio comunale alla cronotappa del Giro d’Italia che, il 18 maggio, dovrebbe disputarsi fra Castiglione e Desenzano con passaggio, appunto, sulle strade di Pozzolengo.

Il passaggio conteso

Un terremoto per l’organizzazione a 6 settimane dall’evento, un problema che andrà risolto al più presto e di cui spiega le ragioni lo stesso sindaco di Pozzolengo: «Il mio “no“ è una provocazione a fronte di tante cose che non hanno funzionato come avrebbero dovuto, ma anche di criticità che non possiamo risolvere con le nostre sole forze - spiega Paolo Bellini -. Non siamo mai stati coinvolti nell’organizzazione, abbiamo ricevuto solo una lettera come fossimo l’ultima ruota del carro e così non va bene».

Tra i motivi della decisione c’è il blocco completo dell’arteria principale di Pozzolengo che arriva dall’Alto Mantovano. Chi la sorveglierebbe quel giorno?

Un problema di sicurezza

«È una strada molto battuta e strategica - spiega Bellini - visto che il 18 maggio ci sarà anche il Papa a Verona, ci è stato chiesto di chiuderla al traffico dalle 8 alle 17,45 quando il passaggio del Giro dura invece meno di 5 ore. Ma non solo. Ci chiedono di mettere il passaggio in sicurezza, ma non abbiamo le forze e le risorse necessarie».

Il passaggio a Pozzolengo come detto, avrebbe visto arrivare uno alla volta da Solferino i 176 corridori della tappa a cronometro che avrebbero attraversato via Fondo Irta, passando dal castello per poi tagliare il paese. Per mettere in sicurezza questo percorso secondo Bellini servono uomini e mezzi che il Comune di Pozzolengo non ha: «Se mi avessero coinvolto, questi aspetti sarebbero stati chiariti e forse risolti per tempo - conclude Bellini -. Ma così non potevo far altro che dire no». La decisione di Pozzolengo, coinvolge anche gli altri Comuni che fanno parte del percorso lungo 31,2 chilometri che partirà da Castiglione in direzione Solferino proseguendo verso San Cassiano e Cavriana. Quindi era previsto Pozzolengo e a seguire: San Martino, Rivoltella e il mitico arrivo a Desenzano.

Il disappunto di Desenzano

Risponde da Desenzano, traguardo di tappa, l’assessore Pietro Avanzi: «Penso che per Pozzolengo sarebbe un’occasione sprecata, fra l’altro per loro completamente gratuita: economicamente ci siamo infatti impegnati noi e Castiglione. Credo comunque ci sia ancora margine per risolvere la questione, basta parlarsi. Possiamo trovare soluzioni, come mezzi e uomini, insieme: Desenzano resta a disposizione per offrire il proprio contributo a Pozzolengo, perché questo evento è troppo importante».

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