il caso

Anziana strangolata a Puegnago, la confessione del figlio: «Vivere vicini era diventato impossibile»

di Mario Pari
I parenti della vittima, Santina Delai, increduli e sotto choc. Venerdì mattina Mauro Pedrotti comparirà in carcere davanti al gip per l'interrogatorio di convalida del fermo
Mauro Pedrotti, a sinistra, fuori dalla villetta di Puegnago. Nella foto in alto, Santina Delai
Mauro Pedrotti, a sinistra, fuori dalla villetta di Puegnago. Nella foto in alto, Santina Delai
I carabinieri e la Scientifica a Puegnago - OnlyCrew

Aggiornamento giovedì 8 febbraio

Ore 20

Dopo aver confessato di aver ucciso la madre Mauro Pedrotti è stato portato in carcere a Canton Mombello, dove domattina comparirà davanti al gip Gaia Sorrrentino per l'interrogatorio di convalida del fermo. Santina Delai, 78 anni, è stata strangolata a morte mentre faceva le pulizie. Non da un ladro, come poteva sembrare inizialmente, ma dall'unico figlio.

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Pedrotti «ha inscenato un furto in casa ma alla fine sapeva che non l'avrebbe fatta franca». ha spiegato il legale di fiducia dell'uomo, l'avvocato Giovanni Brunelli lasciando all'alba il comando provinciale dei carabinieri di Brescia. Di fatto Mauro Pedrotti aveva già confessato ai carabinieri che per ore lo avevano messo alle strette. Alla presenza del difensore, in poco più di un'ora, ha messo nero su bianco l'ammissione di colpa.

«Non ne potevo più. Vivere vicini era diventato ormai impossibile». avrebbe raccontato. Svelando anche che ultimamente i conflitti con la madre erano diventati quotidiani per via della decisione dell'uomo di cambiare casa. Pedrotti ha parlato di una madre ingombrante, «una madre padrone». l'ha definita davanti al pubblico ministero Ines Berardi che ha firmato il fermo con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla minorata difesa e dal legame di parentela.

A Puegnago del Garda la confessione è stata uno choc. Soprattutto tra i parenti. «Impossibile. Non ci credo. Non può essere stato lui. Andava d'accordissimo con la mamma», ripete Angela Maria, sorella di Santina Delai e zia di Mauro Pedrotti. «Pranzavano sempre insieme, non abbiamo mai saputo di tensioni. È inspiegabile», si sfoga la sorella della vittima.

La moglie e la figlia del 54enne operaio in un'azienda che si occupa di opere stradali e che ieri è stato il primo a lanciare l'allarme, non hanno rilasciato dichiarazioni. Hanno evitato i giornalisti fuori casa. In mano dei sacchi con abiti da portare probabilmente in carcere a Canton Mombello

Ore 8

Dopo circa 20 ore di interrogatorio nella caserma dei carabinieri il figlio di Santina, la donna uccisa ieri a Puegnago del Garda è crollato: è stato lui, Mauro Pedrotti, ad aver strangolato la mamma, trovata riversa a terra con uno straccio stretto attorno al collo

L'uomo, 54enne, è ora accusato di omicidio volontario premeditato

Il figlio della donna davanti alla casa del delitto

Era stato proprio lui, ieri mattina, a lanciare l'allarme. Ma la sua versione non aveva  convinto gli inquirenti coordinati dal sostituto procuratore Inese Bellesi. L'uomo, dopo un lungo e sofferto interrogatorio, ha infatti confessato di aver inscenato un furto in casa della madre. I rapporti tra i due, secondo quanto dichiarato nella notte dall'omicida, sarebbero stati tesi da tempo. L'ultima accesa discussione, solo due settimane fa, dovuta alla volontà del 54enne di andare a vivere a Gavardo, paese in cui abita la figlia.

Pedrotti, dopo la confessione, è stato portato in carcere.

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I dubbi degli inquirenti

Da subito la versione della rapina finita in tragedia non ha convinto gli investigatori. La vittima viveva da sola in via Panoramica, poche centinaia di metri dal cartello della frazione Mura. Tante villette, una a fianco all'altra, quindi non in una zona isolata. I familiari ieri non avevano dubbi: «Sono stati dei rapinatori». Ma gli interrogativi non mancavano. C'erano sì dei cassetti aperti, ma Santina Delai viveva della pensione di reversibilità del marito, scomparso cinque anni fa, aveva sempre vissuto e lavorato come casalinga. Difficile puntare a bottini ingenti in una situazione simile. 

Carabinieri e Pedrotti lasciano caserma di Salò

L'interrogatorio 

Il figlio di Santina Delai, Mauro Pedrotti, 54 anni, che la ospitava quotidianamente a pranzo e a cena nell'abitazione attigua, ha riferito di averla salutata poco dopo le 5 del mattino, prima di partire per andare al lavoro, a Manerba. Sottoposto a 12 ore di interrogatori iniziati alle 9 e del mattino e terminati alle 20.30 a Salò, per riprendere poi al comando provinciale Brescia (anche) per il prelievo del Dna. Una lunga giornata in cui sono stati sentiti anche i vicini.

Le prime false dichiarazioni del figlio agli inquirenti

La ricostruzione emersa nella mattinata di ieri, 7 febbraio, comprendeva anche delle telefonate. Un vicino avrebbe avvertito il figlio dell'anziana, riferendogli di rumori sentiti nell'abitazione della madre. Lui avrebbe pensato, sempre sulla base di quanto emerso nelle prime ore, a dei rumori, a qualcosa che potesse essere caduto alla madre durante le pulizie a cui ogni giorno si dedicava sempre iniziando alle 5 del mattino.

Il figlio, però, una volta a Manerba, avrebbe chiamato la madre senza ottenere risposta. A quel punto ci sarebbe stata la telefonata alla moglie che dopo essersi affacciata avrebbe notato il corpo della suocera disteso per terra. Il primo pensiero sarebbe stato quello di un malore, di una caduta. Poi, una volta rincasato il marito, sarebbero corsi a verificare di persona e scoprire che aveva uno straccio attorno al collo, oltre ad altri segni di violenza.

Mercoledì 7 febbraio: la cronaca nel giorno dell'omicidio

La sveglia presto per dedicarsi ai lavori di casa. E così ha fatto anche questa mattina Santina Delai, 78 anni. Si è alzata alle 5 per fare le pulizie in casa, ma nemmeno due ore dopo è stata trovata senza vita. Con uno straccio stretto attorno al collo. È accaduto a Puegnago del Garda, in una zona residenziale del Bresciano - nemmeno 3.500 abitanti - dove la donna viveva da sola. Vedova e come unica entrata la pensione di reversibilità del marito morto cinque anni fa, l'anziana aveva un figlio di 54 anni, che abita con la moglie nella villetta confinante con quel teatro della tragedia.

Gli inquirenti non hanno dubbi: è stato un omicidio, anche se solo l'autopsia disposta dalla Procura potrà fornire tutte le certezze. In casa non ci sarebbero tracce di sangue, ma sul corpo della donna ci sono segni di violenza fisica. E nell'abitazione alcuni cassetti aperti. Come se un ladro fosse stato sorpreso a rubare. Non ci sono segni di effrazione e l'unica possibilità è che un ipotetico ladro possa essere entrato dalla porta finestra lasciata aperta dalla padrona di casa che stava facendo le pulizie.

L'ipotesi per ora più accreditata

Una delle ipotesi è quella della rapina finita nel sangue, ma alcuni elementi non tornerebbero. E poi, perché strangolare una donna di 78 anni per darsi alla fuga? Domanda al momento senza risposta anche se per tutto il giorno i carabinieri hanno ascoltato vicini di casa, amici e parenti. A partire dal figlio della donna, che ha lanciato l'allarme.

Operaio di un'azienda che realizza opere stradali, al sostituto procuratore Ines Bellesi e ai militari che indagano il figlio della vittima ha riferito di aver telefonato alla madre una volta arrivato sul posto di lavoro al mattino presto per iniziare il turno e non avere risposta ha allertato la moglie. Che ha scoperto il corpo senza vita della suocera 78enne.

Le testimonianze

"Alcuni vicini dicono di aver sentito dei rumori attorno alle 5 e 30. Mio nipote era ancora in casa ma ha detto che forse era stata la madre già impegnata a fare le pulizie. Non è però salito in casa a vedere. Se fosse andato l 'avrebbe salvata o magari avrebbero ucciso anche lui", racconta una delle sorelle di Santina Delai, arrivata sul posto non appena saputa la notizia.

E presente, con gli altri fratelli, anche nel momento in cui il cadavere della 78enne è stato portato via da casa destinato ai laboratori della Medicina legale degli Spedali civili di Brescia per l'autopsia

Ore 10.30 del 7 febbraio

I carabinieri indagano per omicidio dopo il ritrovamento del corpo di una 78enne, Santina Delai, nella sua abitazione di Puegnago sul Garda. Lo si apprende dall'Ansa. La donna è stata trovata con uno straccio al collo, lo stesso che al mattino presto stava usando per le pulizie di casa. L'ipotesi è quella di una rapina finita in omicidio.  

Donna trovata morta a Puegnago

A dare l'allarme i vicini

Sarebbero stati i vicini di casa, allarmati da alcuni strani rumori provenienti dall'abitazione all'alba, a lanciare l'allarme e ad avvisare il figlio della donna e la nuora, che abitano nelle vicinanze. Santina Delai, dopo essere rimasta vedova, viveva nell'abitazione da sola. E' stata ritrovata senza vita, con uno straccio stretto attorno al collo. Non ci sarebbero tracce di sangue in casa.

Ipotesi

Sul posto ci sono i carabinieri, la Scientifica, il medico legale e il pubblico ministero Ines Bellesi. Non si esclude alcuna ipotesi ma la più accreditata è quella di una rapina finita in omicidio

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