Desenzano

Via dal tracciato della Tav. Ma per spostare la cappella servirà una super-gru

di Alessandro Gatta
A vuoto il primo tentativo per il trasferimento della santella dedicata al primo caduto dell’epica battaglia di San Martino. Arriverà un mezzo speciale da Genova
Il tentativo di spostare la santella di San Martino della Battaglia
Il tentativo di spostare la santella di San Martino della Battaglia
Prove generali per spostare la santella di San Martino

Tutto da rifare, più o meno: la santella di Toussaint De La Motte per ora rimane dov'è. A onor del vero, precisano da Cepav due, quella di venerdì è stata solo una prova generale. Ma a dirla tutta, tra il viavai di curiosi c'è chi in fondo sperava di assistere allo spostamento già prima di sera, via dal tracciato dell'Alta velocità ferroviaria, destinato a passare proprio in quel punto..

Non è andata così: la lunga giornata è servita per prendere le «misure» definitive, verificare il peso esatto (a quanto pare più di 20 tonnellate) del sacrario, svuotato già dei resti e delle memorie dell'ufficiale austriaco che è stato il primo caduto della battaglia di San Martino, compresa la base in cemento (in gergo, la «platea») e la struttura portante di metallo (chiamata «culla») agganciata alla base.

In tal senso le prove generali hanno messo in chiaro le cose: l'autogru speciale presente ieri non aveva la portata adatta per spostare e ricollocare il manufatto, che ricordiamo dovrà essere mobilitato solo di poche decine di metri, a distanza di sicurezza dai cantieri Tav e abbastanza lontano dalla trincea che intanto si sta scavando, e che andrà a collegarsi a una galleria artificiale di prossima costruzione. Insomma tra funi, ganci, golfari, varie ed eventuali ora è stato dimensionato con esattezza l'intervento, che verrà programmato nei prossimi giorni: una fase preliminare necessaria quando si tratta di lavorazioni così delicate, nel segno della massima tutela dello stato conservativo del piccolo ma storico santuario, che giaceva silenzioso in località Chiodino (a due passi dal casello autostradale di Sirmione) ormai da più di un secolo e mezzo.

Per spostarla dunque dovrà arrivare un'altra gru speciale, da Genova. Lo spostamento è in realtà la prima parte dell'ultima fase: una volta ricollocata, la santella verrà riallestita come da indicazioni della Soprintendenza, con la posa di una nuova targa con informazioni storiche relative alla cappella e alla sua posizione originaria, nonché sempre garantito l'accesso pubblico. Specialisti al lavoro anche per coordinare le operazioni conservative: la fase preparatoria è stata affidata alla Cooperativa Archeologia di Firenze, già nota alle cronache anche per interventi clamorosi come lo spostamento e la ricollocazione della Casa del centurione, prezioso ritrovamento archeologico emerso durante gli scavi della fermata della metro di Amba Aradam a Roma, a oltre 12 metri di profondità. Comunque vada, pure lo spostamento del sacrario di San Martino rimarrà nella storia: se ne parla ormai da due anni, nella trafila burocratica il Consiglio comunale di Desenzano ne aveva suggerito la ricollocazione all'ossario, la Soprintendenza ha infine deciso per smuoverla di poche decine di metri, nel terreno adiacente (e sempre di proprietà di Cepav). Sano e salvo, si spera, per l'eternità.

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