Banchi e armadi dati a fuoco, strutture divelte, muri imbrattati, vetri in frantumi: è il risultato di un raid vandalico nella scuola elementare di Cellatica, Hinterland bresciano. La banda è entrata in azione nel pomeriggio di domenica 18 settembre, approfittando dell'assenza di personale all'interno dell'istituto. Hanno forzato, sfasciandola, una porta e - una volta dentro - hanno dato sfogo alla loro rabbia repressa. Per almeno una decina di minuti hanno sfasciato tutto quello che capitava loro a tiro, utilizzando mazze e pietre. Poi hanno dato fuoco ad alcune suppellettili ammassate a mo' di falò.
Scritte ingiuriose sui muri
Alcune classi sono state "segnate" con frasi oscene e insulti scritti con vernice spray. Quando, alla fine, i balordi in erba si sono allontanati di corsa, non hanno potuto fare a meno di essere notati da alcune persone: si tratta di giovanissimi, tra i 14 e i 15 anni di età, già noti e recidivi per gesti di devastazione di questo genere.
Indagano i carabinieri di Gussago
A occuparsi delle indagini sono ora i carabinieri di Gussago: contano di poter procedere in fretta all'identificazione anche grazie ad alcune immagini delle telecamere presenti in zona e sulle testimonianze dirette di chi ha notato il gruppetto. Molti avevano il volto coperto e il cappuccio, ma sono stati riconosciuti con certezza lo stesso.
Lezioni "in esilio" per i 170 scolari
Per la scuola si preannuncia un avvio d'anno complicato: i danni non sono ancora stati quantificati, ma ci vorrà comunque più di qualche giorno per ripulire tutto, aggiustare quel ,che può essere aggiustato, sostituire quanto irrimediabilmente rotto, cancellare le scritte e ripitturare gli ambienti violati. I 170 bambini che frequentano l'istituto doivranno dunque essere sistemati altrove per il tempo necessario: si sta studiando quale sia la soluzione più adatta, novità fin dalla mattinata di lunedì 19 settembre.
"Pagheranno tutto fino all'ultimo centesimo"
L’Unione sindacale dei poliziotti di Brescia commenta in una nota a firma del segretario Daniele Possemato: «Siamo certi che la macchina della giustizia riuscirà ad assicurare questi vandali alle proprie responsabilità, anche al fine di far risarcire la comunità sino all’ultimo centesimo. Come sindacato, stiamo già valutando ogni azione utile a contribuire a una rapida ricostruzione».