«Castella, danno da 47 milioni»

di
Una delle proteste contro la discarica Castella di Rezzato
Una delle proteste contro la discarica Castella di Rezzato
Una delle proteste contro la discarica Castella di Rezzato
Una delle proteste contro la discarica Castella di Rezzato

Si inasprisce la battaglia legale sulla maxi richiesta di risarcimento avanzata da Garda Uno nei confronti del Comune di Rezzato dopo la bocciatura definitiva della discarica Castella 2. «La diffida che ha preceduto la notifica della citazione è stata respinta - ha annunciato ieri il sindaco Giovanni Ventura -. Alla stessa maniera il Comune di Rezzato resisterà in ogni sede alle infondate istanze di Garda Uno, tanto quelle risarcitorie, quanto quelle di ottenere la realizzazione di nuove discariche». L’utility di Padenghe che inizialmente chiedeva quasi 14 milioni di euro ha aggiunto 33 milioni di euro per lucro cessante, ovvero per i presunti mancati guadagni garantiti dallo smaltimento di 905 mila metri cubi di rifiuti. Il progetto è stato affossato dal Consiglio di Stato, ma il presidente di Garda Uno ha presentato una nuova richiesta in tutto e per tutto identica a quella ritenuta dai giudici incompatibile con la situazione ambientale dell’area incastonata tra Rezzato e Buffalora. L’azione legale della utility fa leva sul pre-accordo dell’aprile del 2007 con il Comune, poi annullato dal Consiglio comunale. La stratosferica richiesta di risarcimento alimenterà le polemiche: molti amministratori premono affinchè la Provincia dismetta le quote in Garda Uno. «Siamo assolutamente contrari a nuove discariche sul nostro territorio, e daremo battaglia in ogni sede, come abbiamo sempre fatto», ribadisce Giovanni Ventura. Che anche sulla richiesta di risarcimento è tranchant: «Le istanze avanzate dall’utility sono prive di ogni fondamento giuridico. Siamo pronti a dare battaglia». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti