IL COLPO

Molinetto di Mazzano, rapina al «Trony»: rubati smartphone per migliaia di euro

di Paolo Baldi
All'ora di chiusura. Due malviventi con caschi integrali, uno armato di pistola, hanno minacciato la cassiera e svaligiato tre espositori
Un punto vendita «Trony». La rapina all'ora di chiusura
Un punto vendita «Trony». La rapina all'ora di chiusura
Un punto vendita «Trony». La rapina all'ora di chiusura
Un punto vendita «Trony». La rapina all'ora di chiusura

C’è stato un tempo, pessimo, in cui le rapine all’orario di chiusura dei negozi erano piuttosto frequenti nel Bresciano. Sembrava una parentesi lontana, invece, ieri sera 30 novembre ne è stata portata a termine una dai contorni inquietanti nel punto vendita «Trony» di Molinetto di Mazzano.

Il colpo

Il colpo, come racconta tra lo spaventato e il furioso il titolare dello spazio commerciale, è stato messo a segno attorno alle 19,15, e la fortuna ha voluto che in quel momento nel grande negozio di elettronica non ci fossero clienti. La fortuna ma forse non il caso, aggiungiamo noi, perché non è da escludere che i malviventi abbiano osservato la scena dall’esterno attendendo appunto le migliori condizioni per entrare in azione. Comunque sia, improvvisamente il personale si è trovato di fronte due persone con il volto completamente nascosto da caschi integrali da motociclista, entrambe - ci è stato riferito - armate di pistola.

Malviventi preparati: avevano pistola e fumogeni

Una volta entrati gli assalitori si sono diretti immediatamente alla cassa intimando all’addetta di stare ferma e non fare nulla. Poi hanno anche creato volutamente una dose ulteriore di tensione e di incertezza - oltre che di parziale invisibilità - lanciando sul pavimento un candelotto fumogeno che ha rapidamente riempito di «nebbia» l’interno del negozio: una mossa imprevedibile e calcolata che farebbe pensare non a rapinatori dilettanti, ma a malviventi piuttosto preparati. Tutto questo è avvenuto in pochi secondi, e ha richiesto pochissimo tempo anche il successivo saccheggio. I due avevano chiaramente un obiettivo preciso, e sempre sotto la minaccia delle armi hanno ordinato agli addetti alle vendite di aprire le vetrine contenenti gli smartphone.

Rubati decine di smartphone

Hanno preso di mira solo quelle, ma non per questo il bottino è stato lieve, perché ne hanno svuotate tre contenenti decine di telefonini di brand e modelli molto costosi, portandosi via cellulari per un valore ancora da definire ma che sicuramente è di molte migliaia di euro. La sceneggiatura del colpo dei telefonini si ferma sostanzialmente qui, e l’unica cosa da aggiungere è che gli autori se ne sono poi andati indisturbati in sella a un normalissimo scooter: niente di clamoroso o potente; giusto quello che serve per non farsi notare.

Paura e amarezza

Raccontata la dinamica dell’assalto resta spazio per l’amarezza e la sensazione di essere privo di protezione del titolare, il quale nel suo sfogo ci ha anche ricordato che solo la scorsa settimana altri punti vendita col marchio Trony erano stati presi di mira e saccheggiati, in questi casi però non a seguito di rapine ma durante furti avvenuti durante la notte: è successo nelle strutture di vendita di Gavardo e di Asola. «Grazie a Dio nessuno si è fatto male - sbotta l’esercente - ma ci troviamo in una situazione che ha dell’incredibile. È la prima volta che abbiamo a che fare con un attacco così sfrontato e non è una bella sensazione per chi fa questo lavoro. Anche perché invece di sentire discorsi sulla sicurezza che non c’è mi sento chiedere se sono assicurato».

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