il caso

Navezze di Gussago perde la scuola, ma i genitori non ci stanno e cresce la protesta

di Cinzia Reboni
Annunciata per carenza di iscritti la soppressione della elementare «Rodari»: dall’anno prossimo tutte le classi al plesso di Casaglio
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze

La notizia della chiusura della scuola di Navezze ha avuto l’effetto di uno tsunami. La elementare «Rodari» della frazione di Gussago, che oggi ospita solo una classe prima, una terza e una quinta, chiuderà i battenti, definitivamente è stato comunicato, all'inizio del prossimo anno scolastico. «Non ci sono i numeri sufficienti», spiega il sindaco di Gussago, Giovanni Coccoli.

La rabbia delle famiglie

Ma le famiglie non si rassegnano e insorgono: «Giovedì mattina, nel giro di un paio d'ore, siamo stati avvisati della riunione alla presenza del dirigente scolastico e del sindaco – spiega Valentina Facconi, mamma di un bambino iscritto alla prossima classe prima -. Qualcuno di noi, per impegni di lavoro, ha dovuto mandare i nonni. Ci è stato detto che non ci sono i numeri per rendere sostenibile la presenza della scuola. E stop».

Tutti a Casaglio

Con la prima elementare, anche i bambini attualmente in terza non potranno frequentare gli ultimi due anni nell’edificio della frazione. Tutti verranno trasferiti a Casaglio, «dove però ci sono problemi di spazio, considerato che le aule convivono con l’ufficio anagrafe e il comando della Polizia locale, trasferiti nel plesso per consentire il restyling del municipio». Secondo i genitori, la partita è stata gestita con approssimazione: «Ci hanno detto che gli iscritti sono 11, ma a noi risulta che siano almeno 13 - spiega Valentina Facconi -. La dirigente mi aveva spiegato come compilare il modulo di richiesta, inserendo la preferenza del plesso nello spazio lasciato per le note delle famiglie: io e un'altra mamma abbiamo seguito queste indicazioni. A questo punto ci viene il dubbio che altre persone possano trovarsi nella stessa situazione. Che senso ha spostare 50 bambini in una scuola sovraffollata come quella di Casaglio, quando sarebbe stato sufficiente avere altri 5 iscritti per formare una classe prima a Navezze? Sembra più una scelta dettata da motivi economici. Era necessario un minimo di confronto».

«Ci era stata data la garanzia che la prima elementare di Navezze sarebbe partita, ma nel giro di poche ore è cambiato tutto – aggiunge Chiara Bodini Filippini -. Ieri i bambini di terza hanno scritto sul diario che ci sarà una riunione dei genitori mercoledì (21 febbraio) per comunicare che dal prossimo anno saranno trasferiti. Abbiamo deciso tutti di non rispondere. A Casaglio lo spazio è ridotto, non c'è nemmeno l'aula di sostegno. Non capiamo perché un edificio confortevole, dotato anche di una moderna palestra, debba chiudere per ammassare i bambini in una scuola poco capiente. Il sindaco ha promesso che il prossimo anno ci sarà un bus per trasportare i bambini da un plesso all'altro, ma non risolverà certo i problemi».

«A Navezze si era partiti con una sperimentazione accattivante – aggiunge Rossella Olivari -: è assurdo che chi aveva scelto questa scuola per un certo tipo di didattica ora si trovi costretto a cambiare. Studieremo quali azioni mettere in campo per mantenere viva questa istituzione scolastica. Immagino che ci siano famiglie che preferiscono iscrivere un bambino in una scuola meno affollata, rispetto ai 25 delle classi di Casaglio. Facciamo almeno un tentativo. Forse molti genitori non sono stati informati di questa possibilità».

In questo modo «non si fa l'interesse della comunità – aggiunge Sofia - e soprattutto dei bambini: qualcuno, alla notizia che la scuola chiuderà, è scoppiato a piangere».

Le parole del sindaco

«Nel 2022 avevano fatto una scelta precisa - rimarca il sindaco - affinché l’elementare di Navezze potesse rimanere aperta. Abbiamo così consentito a una nuova prima di partire, nella speranza che le previsione di crescita trovassero riscontro anche nella realtà. Ma così non è stato. I genitori degli 11 nuovi iscritti alla scuola di Navezze hanno già scelto un’elementare alternativa». Ma le reazioni di mamme è papà sembrano dire tutt’altro.

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