il caso

Scuola elementare di Navezze di Gussago: la commissione ne certifica la chiusura

di Cinzia Reboni
La raccolta firme degli abitanti non è stata sufficiente a far cambiare idea al sindaco Coccoli
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze

Non sono bastate 1.209 firme – 981 quelle ritenute valide – per scongiurare la chiusura della scuola elementare di Navezze. E a margine della riunione della commissione Politiche sociali e Pubblica istruzione convocata giovedì 2 maggio per discutere dell'argomento, il sindaco di Gussago Giovanni Coccoli è rimasto fermo sulla sua decisione.

Indietro non si torna

La scuola chiuderà – a settembre non verrà istituita la classe prima, a fronte di soli 11 iscritti, mentre è stata concessa una «proroga» di un anno per le altre classi -, «ma l'auspicio è che la struttura venga riconvertita in altre attività utili e funzionali alla comunità, così che da una parziale sconfitta possa nascere una nuova opportunità, un nuovo e grande progetto», afferma Coccoli.

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La petizione e le richieste

La petizione popolare si basava sostanzialmente su tre richieste: l'attivazione della classe prima, un servizio di post scuola dalle ore 16, orario di fine lezioni, fino alle 18, e a mantenere aperti quei plessi che assicurino spazi adeguati e funzionali alle nuove esigenze della didattica e, nello specifico, siano dotati di giardino, atri spaziosi, spazi per laboratori e dedicati ad alunni con disabilità, palestre ampie e con altezze non inferiori a 4 metri.

Come, appunto, la elementare di Navezze. «Ho già spiegato più volte che la scelta di chiudere la scuola della frazione è stata dolorosa, ma è l'unica soluzione percorribile – replica Coccoli -. Il numero dei bambini iscritti non consente l’avvio di una nuova classe, mentre la richiesta di un post scuola, per equità, dovrebbe essere applicato anche agli altri istituti, e questo comporta un progetto molto più ampio che non si limiterebbe solo a Navezze».

Sul terzo punto, e in particolare alle palestre con altezze non inferiori a 4 metri, il sindaco replica che «sostanzialmente la scuola che non risponde alle caratteristiche elencate, e quindi teoricamente da chiudere, secondo i firmatari sarebbe quella di Ronco».

Un altro istituto in "bilico"

Insomma, risolto il «caso» di Navezze, si aprirebbe quello dell'altra frazione. «Siamo davanti ad un problema molto più ampio di quanto si immagini – conclude Coccoli -, ovvero il calo demografico, una questione preoccupante che non riguarda solo Gussago dove negli ultimi 5 anni si è registrata una riduzione di 18-20 nascite ogni anno. Entro i prossimi sette anni a livello nazionale è stato calcolato che avremo 1,4 milioni di bambini in meno rispetto al 2023».

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