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Scuola di Navezze? Gussago non si rassegna: oltre 1.183 «no» alla soppressione

di Cinzia Reboni
La raccolta di firme consegnata al sindaco, nella convinzione che «la scelta della Giunta condanna la frazione a un inesorabile declino»
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze
Addio alla scuola Le elementari «Gianni Rodari» di Navezze

Le famiglie di Gussago non si rassegnano a «perdere» la scuola elementare di Navezze. È stata depositata in Comune e all'Istituto comprensivo la petizione accompagnata da 1.183 firme per opporsi alla chiusura del plesso, nonostante ormai il sindaco Giovanni Coccoli abbia preso la decisione - «sofferta» - di non avviare la classe prima nel prossimo anno scolastico e di concedere un anno di «sospensiva» alle altre sezioni, dopo di che le famiglie degli alunni dovranno scegliere altre scuole.

La petizione 

«Nella frazione di Navezze non abbiamo servizi – si legge nella petizione -: siamo costretti a prendere l’auto per ogni minima esigenza, non possiamo circolare a piedi in sicurezza a causa di una strada molto pericolosa, cui il Comune non ha posto rimedio. La nostra socialità è limitata e la chiusura della scuola aggraverà la situazione. Nella frazione poi si sta avviando un processo di ricambio generazionale e la scuola è uno strumento strategico: non vogliamo trovarci con case vecchie e disabitate in una frazione abbandonata a se stessa».

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La scuola di Navezze, secondo i firmatari, «deve restare aperta perché offre ambienti ideali: ha la palestra più bella del Comune, recentemente realizzata, tre laboratori, una biblioteca, aule di sostegno, ambienti spaziosi e spazi verdi. Crediamo perciò che sfruttare la struttura di Navezze sia un vantaggio per tutti i bambini di Gussago, che potranno usare un istituto che risponde alle esigenze dell’istruzione moderna. La chiusura del plesso inoltre non porterà vantaggi economici alle casse comunali perché se verrà reimpiegata, come pare, per progetti culturali, il Comune dovrà comunque pagare le utenze».

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Le proposte dei genitori

Per rilanciare la scuola i genitori avevano avanzato delle proposte, rimaste inascoltate dalla Giunta. «Attraverso la raccolta firme chiediamo l’apertura della prima classe per l’anno 2024-25 e l’attivazione di un servizio di doposcuola che consenta alle famiglie di lasciare i bambini fino alle ore 18, servizio che ad oggi a Gussago non esiste. Chiediamo poi che si seguano dei criteri di qualità per individuare quali plessi tenere aperti, per garantire ai bambini edifici in cui si possa fare scuola al meglio. Ci auguriamo che stavolta l’esecutivo voglia ascoltare i suoi cittadini».

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