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Storie in volo tra generazioni, nonni e studenti si scrivono: il progetto della Casa di riposo di Sarezzo

di Marco Benasseni
L'iniziativa sta coinvolgendo 40 amici di penna di generazioni differenti: fa incontrare e comunicare emozioni e pensieri

Amici di penna ma di generazioni differenti. È questa la sintesi dell’innovativo progetto inclusivo avviato nella Casa di riposo « Madre Teresa di Calcutta» di Sarezzo: un esperimento che unisce nei racconti e nelle emozioni 40 studenti della scuola media e altrettanti ospiti della Rsa.

Il rapporto epistolare

Da qualche settimana gli anziani residenti nella struttura e gli studenti di due prime classi della scuola «Giorgio La Pira» si scrivono lettere per raccontarsi storie, esperienze e quotidianità. È un bellissimo dialogo tra generazioni molto lontane che sta creando entusiasmo in tutte le persone coinvolte. Sarà anche per la differenza tra gli argomenti e i temi trattati. Leggendo le lettere emergono, infatti, spaccati di vita molto, molto diversi: nonni e nonne raccontano di quando, prima e dopo la scuola, andavano a fare la legna per scaldare casa oppure a lavorare, mentre i giovanissimi parlano di sport, tempo libero e viaggi. E chiaramente il lavoro non è mai menzionato.

Il progetto

L’iniziativa si colloca all’interno dell’insegnamento dell’Educazione civica e vuole essere un esempio concreto di cittadinanza attiva. A proporlo alla scuola sono state le educatrici della Rsa Jessica Gnecchi e Francesca Romani, e l’assessorato ai Servizi sociali guidato da Rosangela Belleri ha avallato la scelta perché capace di insegnare ai ragazzi l’emozione dello scrivere con carta e penna e permette ai nonni di mantenere relazioni con l’esterno e la mente e la memoria sempre attive. «Il progetto nato in collaborazione con la scuola La Pira - spiegano le educatrici - è un ritorno all’uso della scrittura e delle lettere per due generazioni distanti: i nostri ospiti e i ragazzi delle prime B e C. Un grande ringraziamento va alle professoresse Silvia Arcari ed Erica Brignoli che hanno accettato questa iniziativa».

I nuovi amici di penna

Come detto il progetto coinvolge 40 studenti di 11 anni e altrettanti ospiti della casa degli anziani, che si sono presentati ai nuovi amici di penna compilando una carta d’identità con dati anagrafici e interessi. Le due insegnanti hanno poi assegnato a ogni studente un nonno o una nonna.

A maggio la svolta

All’interno della struttura per la terza età c’è chi scrive in autonomia, mentre chi ha difficoltà si fa aiutare dai volontari che scrivono sotto dettatura. La corrispondenza è iniziata in occasione del Natale per lo scambio di auguri, e proseguirà fino a maggio, quando i protagonisti di questo rapporto a distanza si conosceranno di persona. Come con qualsiasi amicizia nella vita, alcune persone rimangono amiche di penna solo per un breve periodo di tempo, mentre altre continuano a scambiarsi lettere ed esperienze per molto tempo. E sarà interessante capire che direzione prenderà questa interazione.

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