VALSABBIA

Odolo alle urne, obiettivo lavori pubblici

di Massimo Pasinetti
Marino ZinelliElezioni amministrative: domenica urne aperte anche a OdoloFabio Dolci
Marino ZinelliElezioni amministrative: domenica urne aperte anche a OdoloFabio Dolci
Marino ZinelliElezioni amministrative: domenica urne aperte anche a OdoloFabio Dolci
Marino ZinelliElezioni amministrative: domenica urne aperte anche a OdoloFabio Dolci

A Odolo è un testa a testa per l’elezione domenica del sindaco del paese valsabbino. Da una parte correrà Fabio Dolci, negli ultimi due anni vicesindaco di Fausto Cassetti, sindaco odolese per tre mandati, 15 anni, e dall’altra Marino Zinelli, alla sua prima esperienza amministrativa.

Per tutti e due lo stesso obbiettivo, la voglia di essere alla guida della comunità odolese, Dolci con la lista «Viviamo Odolo» in continuità col passato, e Zinelli alla testa di «Odolo c’è – Tradizione e innovazione» per un cambio di passo. Dolci, 48 anni, da 28 anni titolare di una officina di autoriparazioni, è il vice di Cassetti da solo due anni. Sposato con Ilenia, che in azienda si occupa della contabilità, ha 2 figli, Silvia di 21 anni, che lavora nell’impresa, e Nicola, 19, che si sta diplomando all’Itis di Vobarno e poi lavorerà in officina. «L’ha fondata papà Romeo 50 anni fa, ed ora con mio figlio saremo in 10 a lavorarci» afferma con orgoglio Dolci. Perché i cittadini di Odolo dovrebbero votarla? «Per la continuità che posso dare all’era Cassetti, e perché ho sempre dimostrato di esser persona determinata che si impegna con responsabilità in ciò in cui crede». Perché la scelta di candidarsi a sindaco? «Perché ci credo, perché voglio spendermi per il mio paese e la mia gente, e perché il tempo che prima non avevo per dedicarmici ora ce l’avrò, con mia moglie in azienda e grazie all’impegno dei miei figli». Quale sarà il primo intervento da attuare subito se sarà eletto sindaco? «Di sicuro la variante Cete, un intervento da 600.000 euro già in cassa i cui lavori vanno avviati entro il 25 settembre, pena la perdita del contributo: si faciliterà così l’accesso al monte Ere, ma soprattutto si risolverà un grosso problema di dissesto idrogeologico che da tempo sta causando danni all’abitato odolese di Cagnatico».

Zinelli, 50 anni da compiere, celibe, fa il consulente assicurativo e previdenziale. Perché i cittadini di Odolo dovrebbero votarla? «Per affidarsi a un gruppo nuovo con persone più vitali. Il gruppo uscente dopo 15 anni mostra oggi di amministrare stancamente. Noi invece abbiamo energia, vitalità e molta determinazione da offrire. E poi, molti odolesi ci hanno manifestato la voglia di cambiare». Perché ora sceglie di candidarsi a sindaco del suo paese? «La decisione di propormi sindaco viene dalla convinzione che negli ultimi anni Odolo sia stato un po’ trascurato. L’amministrare deve dare un impulso positivo alla gente, va creato dinamismo. Il paese sarà vivo e vivace se lo sarà la gente che lo vive». Quale sarà il primo intervento da attuare subito, se sarà eletto sindaco? «Più che di opere Odolo ha bisogno della manutenzione ordinaria, che noi riteniamo invece carente. Per aumentare la vivibilità del paese serve presentarlo al meglio, conservarlo, completarlo, sistemare ciò che già c’è: va completata la Casa di riposo, ora attiva su 2 dei 3 piani realizzati, e va fatto funzionare il Parco Rinascita che ha gradi potenzialità oggi non espresse: percorsi vita, palestre all’aperto e maggior piantumazione, fino ad arrivare magari ad aprire lì un chiosco stagionale gestito dal Comune».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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