Valsabbia

Gavardo, è polemica sulle luminarie: la scritta «Xmas» (Christmas) rievoca la Decima Mas

di Alessandro Gatta
Il sindaco Davide Comaglio interviene per fare chiarezza sulla scritta luminosa che ha fatto pensare a un periodo da dimenticare
Christmas XMas
Christmas XMas
Christmas XMas
Christmas XMas

Per fortuna nessun nostalgico si è fatto ancora vivo, e non si sono registrati saluti romani (vietati) di fascista memoria. Ma la polemica corre veloce a Gavardo, tanto che perfino il sindaco ha dovuto pubblicare una nota sui social per chiarire la vicenda. Il riferimento è alla luminaria posizionata da pochi giorni in piazza Marconi, di fianco al municipio, che recita «Xmas».

L'abbreviazione che fa scattare il dubbio

È un’abbreviazione dell’inglese «Christmas», ma che senza il tradizionale Merry (Merry Xmas, buon Natale) a qualcuno ha fatto tornare in mente la Decima Mas, la tristemente nota divisione fascista di fanteria di marina della Repubblica sociale italiana attiva dal 1943 al 1945 a fianco dei nazisti. «Me l’ha fatto notare un amico, allarmatissimo che avessimo messo in piazza un riferimento al periodo più indegno del secolo scorso - spiega il sindaco Davide Comaglio -. Assolutamente no, siamo proiettati nel futuro e non nel passato, tra l’altro il più buio, quindi questo accostamento è inesistente. Non avevo mai sentito che si mettesse nello stesso contesto questa scritta natalizia con questioni politiche di epoche fortunatamente finite». La parola Xmas è ormai di uso comune: pubblicità, biglietti d’auguri, cinema e altro. Sempre sul fronte social, si contano 32,6 milioni di post su Instagram e 9,5 milioni su Facebook che utilizzano la contestata parola.

Non è una svista

«Il termine Xmas - continua Comaglio - è un’abbreviazione informale o commerciale della parola inglese Christmas che a sua volta deriva dal greco Chistòs. Questo per rispondere anche a chi valuta superficialmente il termine, considerandolo irrispettoso nei confronti del significato liturgico della festività cristiana». Altre luminarie non ce n’erano: «Avevamo pensato a un tradizionale Buon Natale - conclude Comaglio - ma il fornitore ci ha risposto che non le chiede più nessuno». 

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