Anno nero per l’oro verde Ma il Sebino pensa positivo

Nonostante l’annata nera per la produzione dell’olio sul Sebino si pensa in positivo: nei giorni scorsi è stato inaugurato un moderno frantoio a Carzano
Nonostante l’annata nera per la produzione dell’olio sul Sebino si pensa in positivo: nei giorni scorsi è stato inaugurato un moderno frantoio a Carzano
Nonostante l’annata nera per la produzione dell’olio sul Sebino si pensa in positivo: nei giorni scorsi è stato inaugurato un moderno frantoio a Carzano
Nonostante l’annata nera per la produzione dell’olio sul Sebino si pensa in positivo: nei giorni scorsi è stato inaugurato un moderno frantoio a Carzano

Nell’anno più nero per l’oro verde, il Sebino pensa in positivo inaugurando il nuovo frantoio la Masna dell'isola a Carzano. Il terminale della filiera dei produttori di olio è stato finanziato con un contributo di 175 mila euro erogati grazie a un accordo tra Regione, Comunità Montana del Sebino ed enti locali di Marone e Montisola. Il vecchio impianto per la spremitura è stato rottamato. Il varo del frantoio ha tenuto a battesimo la stagione della molitura delle olive. «Per la Masna si tratta di una rivoluzione – ammette il sindaco di Montisola Fiorello Turla –: la macchina è in grado di lavorare 15 quintali di olive all'ora. Serviva, una struttura di questo tipo: all'avanguardia, ed in grado di soddisfare le esigenze dei produttori isolani, che possono contare sulla produzione di ventimila piante su tutto il territorio». «Un contributo – incalza l'assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi – è stato fornito anche a Marone: l'obiettivo è quello di ristrutturare i frantoi del Sebino, vista la continua crescita del settore olivicolo di questa zona, che per noi rimane centrale, dal punto di vista della qualità del prodotto, che rimane di prestigio, nonostante le difficoltà dei coltivatori». Il calo di produzione rispetto allo scorso anno sarà del 90 per cento. Nel 2020 la Lombardia ha prodotto 1130 tonnellate di olio, quest’anno la resa galleggerà attorno ai 100 mila litri. Un trend confermato sulla riviera del lago di Iseo. Le cause sono diverse. «I cambiamenti climatici hanno inciso profondamente sulla resa – ammette Nadia Turelli vice presidente di Coldiretti Brescia –: il caldo eccessivo in fase della fioritura, ed il freddo a maggio hanno lasciato il segno I pochi frutti cresciuti sono poi caduti a causa della cimice asiatica». La Regione sta «studiando interventi e progetti per arginare questo fenomeno», ha annunciato Rolfi. A gestire l'impianto isolano, per il secondo anno, gli operatori della cooperativa Clarabella Agricola su proposta dell'amministrazione comunale. «Abbiamo risposto presente – afferma il presidente Andrea Rossi – perchè gli obiettivi sono comuni: valorizzazione del prodotto locale e degli operatori. Clarabella, che da anni si impegna nell'inserimento lavorativo di persone svantaggiate, ha messo a disposizione 3 dipendenti per gestire il frantoio». In occasione dell’inaugurazione è stato organizzato un convegno sul mondo dell'olivicoltura. «Il confronto tra produttori e istituzioni è fondamentale – rimarca Michele Sonnessa, presidente nazionale a dell'associazione Città dell'Olio, che conta tra i soci anche i paesi del Sebino –. Accompagnare sul territorio un turista consapevole, significa dare il giusto valore all'olio extravergine di oliva qui prodotto, e farlo pagare il giusto prezzo per poi essere remunerativo per quelli che io, da sempre, definisco degli “eroi” che garantiscono la biodiversità». •.

Suggerimenti