IL CASO

«Blitz» sui cinque autovelox della galleria «Trentapassi»

di Alessandro Romele
Tutti imbrattati e oscurati con vernice rossa: sono già stati ripuliti. Simboli e slogan: si indaga sulla «firma» del gesto
La vernice rossa è stata spruzzata anche sulle lenti dei dispositivi, che sono però già stati ripuliti e rimessi in funzione
La vernice rossa è stata spruzzata anche sulle lenti dei dispositivi, che sono però già stati ripuliti e rimessi in funzione
La vernice rossa è stata spruzzata anche sulle lenti dei dispositivi, che sono però già stati ripuliti e rimessi in funzione
La vernice rossa è stata spruzzata anche sulle lenti dei dispositivi, che sono però già stati ripuliti e rimessi in funzione

Atto vandalico o azione di protesta? Forse entrambe le cose. Le 5 telecamere che sorvegliano l'imbocco sud della galleria Trentapassi, sulla Sp510 al confine tra Pisogne e Marone, sono state imbrattate con della vernice rossa.

La firma in rosso

Chiunque sia stato, lo ha fatto con l'intento di interrompere le videoregistrazioni dei dispositivi: missione fallita, o comunque di breve durata negli effetti, poiché la Provincia di Brescia, titolare del tratto stradale, ha subito provveduto a ripulire gli obiettivi, ma il segno della pittura è rimasto, sia sui pali che sull'asfalto.
Di fianco all'ingresso del tunnel ci sono segni grafici tra cui uno «Stop» che riconducono al movimento «No speed», popolare tra i gruppi impegnati a eliminare gli autovelox in tutto il territorio nazionale. Visibile anche un simbolo «No vax», forse collegato alla stessa azione.
La situazione ricorda le azioni del collettivo «FlexiMan» che negli ultimi mesi si è accanito ad abbattere, utilizzando flessibili e smerigliatrici, i pali di sostegno di una trentina di «multanova». Azioni che hanno poi suscitato un fenomeno di emulazione in varie zone del Paese. 
Tra Pisogne e Marone la tecnica è diversa e l’azione sembra più simbolica che altro: la vernice è lavabile ed è stata ripulita, i dispositivi non hanno riportato veri e propri danni e non necessitano di riparazioni.
Sul caso stanno indagando i carabinieri di Pisogne e di Marone, che prenderanno in esame le ultime immagini registrate. Un'azione condotta nelle ore notturne, ma che appena segnalata ha subito visto l'Amministrazione provinciale riportare le cose alla normalità. 

Dai «social» alla strada

L'autovelox della Trentapassi, posizionato nel 2019, ha fatto a lungo discutere: la piazza favorita per esternare commenti è stata come sempre il web, in cui, nel corso degli anni, non sono mancati attacchi verbali all'ente provinciale, «colpevole» secondo molti, di volere fare cassa a tutti i costi, contando sugli errori di guida di indisciplinati o distratti automobilisti.
C'è stato anche, in un passato recente, ha addossato al dispositivo la colpa di provocare incidenti: le auto frenano di colpo nei pressi dell'uscita dalla galleria, e questo potrebbe provocare rallentamenti improvvisi e problemi al traffico, o nel peggiore dei casi, piccoli tamponamenti. «Accuse» parse però un po’ pretestuose.

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