Chiari assediata dai piccioni
Gli animalisti studiano il caso

di Massimiliano Magli
I piccioni sono diventati un grosso  problema anche a Chiari, ma la soluzione sarà incruenta
I piccioni sono diventati un grosso problema anche a Chiari, ma la soluzione sarà incruenta
I piccioni sono diventati un grosso  problema anche a Chiari, ma la soluzione sarà incruenta
I piccioni sono diventati un grosso problema anche a Chiari, ma la soluzione sarà incruenta

Non sono né le gondole né i canali ad accomunarla con Venezia, bensì i piccioni. A Chiari la presenza del volatile è ormai da anni sempre meno piacevole, se si escludono i bambini che in centro storico si divertono a rincorrerli e a dar loro del cibo. Un problema ammesso da tutte le giunte, tant’è che la precedente Amministrazione leghista aveva ingaggiato una vera e propria guerra al pennuto per allontanare e rendere meno problematica tale presenza.

I DISAGI non si limitano alla numerosa proliferazione e al guano che, nonostante gli offendicula (gli aghi dissuasori) disposti su molti palazzi e spazi pubblici, abbonda ovunque. C’è anche una ragione di ordine sanitario che preoccupa il Comune e che è costantemente sotto la lente dell’autorità sanitaria. Per questa ragione il municipio ha avviato un primo incontro pubblico per illustrare la situazione e la volontà di intervenire con un progetto di «contenimento» del numero dei piccioni.

«Abbiamo deciso di sviluppare un programma - ha spiegato l’assessore all’ambiente di Chiari Domenico Codoni - per la gestione dei piccioni in città, teso a migliorare la convivenza tra cittadini e animali. L’iniziativa considera l’ecosistema urbano nel suo insieme, tenendo presente che nelle aree urbane vivono ormai molte specie di avifauna selvatica, quasi tutte utili e quindi ospiti graditi, ma che per la gestione delle specie problematiche occorre individuare delle strategie integrate, scientificamente corrette ed ecologiche. Per queste ragioni è stata coinvolta la Lipu quale partner tecnico-scientifico».

LA PRIMA INIZIATIVA dell’Amministrazione comunale è stata un incontro di informazione aperto al pubblico, in particolare ai tecnici del territorio e agli operatori quali le guardie ecologiche provinciali.

La finalità è di inquadrare il piccione che vive nell’abitato nei suoi aspetti biologici, nelle problematiche che la sua presenza può talvolta comportare, nelle norme che ne regolamentano le possibilità di intervento, e nello scenario delle azioni che enti pubblici e cittadini possono attuare.

Nei prossimi giorni si passerà quindi a un vero e proprio censimento dei piccioni di Chiari che verrà effettuata dai collaboratori della sezione Lipu di Brescia con la supervisione del Settore ecologia urbana della Lipu nazionale.

Quindi si procederà con una serie di interventi finalizzati all’allontanamento dai contesti più problematici, ricorrendo possibilmente a tecniche incruente. Si spiega così la presenza in città di diversi operatori Lipu dotati di binocolo e cartografia, al fine di mappare il territorio e raccontare la Chiari popolata dai piccioni, molto affezionati alla cittadina delle Quadre, a partire da piazza Zanardelli.

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