Una visita istituzionale in "una delle strutture educative di eccellenza del territorio lombardo", con queste parole l'assessore all'Istruzione in Regione Lombardia, Simona Tironi ha dato il via al suo "tour" negli spazi educativi della scuola dell’infanzia di Corte Franca: un’area complessiva di circa 4.000 mq comprendenti la scuola dell'infanzia, il nido e la sezione primavera, oltre a 2.600 mq all'aperto con giardini e giochi.
L'edificio scolastico
L'edificio è stato edificato su un’area di proprietà comunale sulla quale esisteva già una scuola elementare dismessa. Il nuovo fabbricato del valore di quasi 5 milioni di euro è stato donato alla comunità dalla Fondazione Alessandra Bono. Una realtà impegnata costantemente in campo medico/scientifico con un focus sulla lotta al tumore all'ovaio e che ha deciso di sostenere questo importante progetto nel 2021.
“Per la nostra Fondazione è imprescindibile investire nell’istruzione e nella formazione dei giovani, dando la possibilità di ottenere risultati determinanti per la società anche grazie all'accesso, fin dalla prima infanzia, a strutture educative di qualità, adatte a sviluppare al meglio le loro capacità - sottolinea Valerio Bono, presidente della Fondazione -. La decisione di dedicare la scuola alla memoria di Alessandra, una donna di grande talento e valore impegnata nel sociale, testimonia il nostro desiderio di preservare il suo ricordo e la sua eredità anche attraverso questo gesto”.
La scuola e le attività
Il plesso scolastico di Corte Franca può accogliere fino a 236 bambini, divisi tra le 7 sezioni del piano terra e le 3 sezioni collocate al primo piano. La scuola accoglie bambini dai 0 ai 6 anni, inseriti in base alla loro età al nido, alla primavera o all'infanzia. La struttura presenta anche una mensa interna, una palestra, una biblioteca e una cappella.
Le attività didattiche sono gestite dall’associazione Scuola dell’infanzia Corte Franca Ets nata dall’unione fisica, educativa e didattica delle fondazioni delle scuole «Principessa Mafalda» di Colombaro, «Mons. Geremia Bonomelli» di Nigoline e «Don Angelo Roveglia» di Timoline.