la tragedia

Crollo cantiere a Firenze, tra le vittime anche operai residenti a Palazzolo sull'Oglio

di Redazione web
Dopo l'incidente la Procura ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per crollo colposo e omicidio colposo plurimo, e il cantiere è finito sotto sequestro.
Mohamed El Ferhane, 24 anni, e Taoufik Haidar, 43 anni
Mohamed El Ferhane, 24 anni, e Taoufik Haidar, 43 anni
I vigili del fuoco tra le macerie di Firenze

Vivevano in provincia di Brescia  i quattro operai di origine africana morti nel crollo del cantiere a Firenze: Mohamed El Ferhane, marocchino di 24 anni, era residente a Palazzolo sull'Oglio e nello stesso paese da alcune settimane vivevano a casa di amici Bouzekri Rahimi, marocchino di 56 anni (il corpo non è stato ancora trovato), e Mohamed Toukabri, tunisino di 54 anni. Un'altra vittima, Taofik Haidar, 45enne marocchino, viveva da 15 anni in Italia, da 8 a Palazzolo sull'Oglio mentre da due mesi si era trasferito a Chiuduno (Bergamo). Haidar lascia nel paese d'origine la moglie e due figli. Lo scorso anno aveva lavorato per un'azienda bresciana in un cantiere di via Da Vinci a Treviglio (Bergamo) ed era stato anche iscritto alla Fillea-Cgil di Bergamo fino al 21 novembre del 2023.  La macelleria Assalam di Laghlimi Jaouad, a Palazzolo, ha attivato una raccolta fondi per "i fratelli morti in Firenze" si legge su un cartello esposto all'interno del negozio. 

La macelleria di Palazzolo che ha attivato la raccolta fondi per le vittime di Firenze
La macelleria di Palazzolo che ha attivato la raccolta fondi per le vittime di Firenze

Il terribile incidente ha causato in totale cinque vittime -  i quattro cittadini di origini straniere e Luigi Coclite, italiano di 59 anni,   operaio edile abruzzese ma da oltre trenta residente a Collesalvetti (Livorno) - e tre feriti, tutti di origini romene.   La Procura ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per crollo colposo e omicidio colposo plurimo, e il cantiere è finito sotto sequestro.

I vigili del fuoco tra le macerie di Firenze

Da Brescia a Firenze, il dolore dei familiari

Stamattina in Toscana sono arrivati i familiari di uno dei più giovani: "Venivano da Brescia e piangevano, li ho abbracciati forte, non ci sono parole per esprimere il dolore e la vicinanza" ha fatto sapere al termine del sopralluogo nel cantiere di via Mariti il sindaco di Firenze Dario Nardella, ricordando come la vittima "fosse molto giovane" e di "origine marocchina".

"Stiamo fornendo con il Comune assistenza psicologica" per i familiari" e per un nucleo "anche l'accoglienza. Naturalmente siamo a totale disposizione", ha sottolineato il sindaco. "È inaccettabile morire lavorando in un Paese come il nostro, non me ne faccio una ragione", aggiunge.

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La squadra che stava lavorando sul solaio era composta da otto persone. «Ci è crollato tutto addosso, il mio amico era lì sotto, era marocchino come me, siamo distrutti» si legge sul Corriere Fiorentino che riporta la testimonianza di un sopravvissuto. 

I vigili del fuoco nel cantiere crollato a Firenze

Lutto cittadino

A Firenze è stato proclamato lutto cittadino e alle 15 è stato osservato un minuto di silenzio. Il sindaco Nardella ha ringraziato l'impegno  di vigili del fuoco e protezione civile: "Stanno portando avanti operazioni di soccorso davvero efficientissime, considerando la dinamica e la complessità della situazione che si è venuta a creare con il crollo".

Si indaga su due irregolari

"C'è un'indagine in corso e non posso dire niente", ha detto il sindaco Dario Nardella, interpellato dai cronisti, che gli chiedevano su presunte irregolarità di due lavoratori tra le vittime del crollo e che non sarebbero stati in regola coi documenti. 

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