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Erbusco, è un mistero il taglio degli storici gelsi. Il Comune garantisce: «Verifiche in corso»

di Simona Duci
Un filare di simboliche piante di «mur» è sparito lungo via Barbusana. Al Comune non è giunta nessuna comunicazione formale
Gelsi tagliati
Gelsi tagliati
Gelsi tagliati a Erbusco

Il caso dei gelsi «spariti» a Erbusco ha innescato la polemica in paese e suoi social: sono dieci in tutto gli alberi estirpati, che nel tempo erano stati salvaguardati come monumenti storici: il gelso era la base dell’alimentazione dei bachi da seta, all’epoca in cui il loro allevamento era un’attività vitale nelle campagne lombarde fino agli inizi del secolo scorso. Non solo alberi, sono elementi di memoria storica.

Chi sia stato non si sa

Ma di questi tempi in Franciacorta dei gelsi importa a pochi, tanto che non si riesce nemmeno a capire come il fattaccio sia avvenuto. Nonostante gli alberi fossero posizionati lungo una strada pubblica in via Barbusana (verso il cimitero), il Comune non ne sa nulla.

Il vicesindaco Mauro Cavalleri, responsabile al Patrimonio e Lavori pubblici, commenta: «Non siamo a conoscenza né di chi abbia proceduto con il taglio, né del perché lo abbia fatto. L’area laterale alla strada è di fatto di proprietà privata. Da parte nostra non c’è stato nessun incarico a parti terze per il taglio dei gelsi. Nei prossimi giorni tramite i nostri uffici preposti seguiranno accertamenti, perché la procedura potrebbe essere stata attivata privatamente».

Una questione etica e ambientale

La questione sarebbe nonostante tutto prettamente etica, perché purtroppo la legge che fino a qualche anno fa salvaguardava il gelso non è più in vigore. Da applicare ci sono ancora però delle procedure, che implicano al privato di fornire determinati documenti al Comune, prima di un eventuale taglio. Precisamente si tratta di una relazione tecnica di un agronomo, che certifichi e giustifichi il taglio stesso.

Resta da capire, se avverrà una compensazione con reimpianti o nuove piantumazioni, e se il Comune per sensibilizzare sulla salvaguardia dell’ambiente, spronato dalla vicenda deciderà di modificare il proprio regolamento comunale, per evitare che altri antichi e preziosi «monumenti vegetali» possano essere tagliati senza le opportune valutazioni.

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