Mentre le altre scuole e asili chiudono per le festività, «Il Bosco degli gnomi» di Zone apre invece nel periodo natalizio anche ai bimbi non iscritti. Dando una «lezione» di flessibilità che andrebbe presa a modello come risposta concreta alle esigenze della famiglia contemporanea. LA FLESSIBILITÀ degli orari e le aperture straordinarie sono un punto di forza dell’asilo zonese, affidato dal 3 settembre alla cooperativa Serenassistenza di Desenzano. «Ogni giorno feriale, 12 mesi l’anno, la scuola funziona dalle 8 alle 16, con possibilità di anticipo e posticipo- spiega Marika Albiero, la responsabile-. Intorno al Natale, e precisamente il 27 e il 28 dicembre, il 2, il 3 e il 4 gennaio, accoglieremo tutti i bambini del territorio, anche quelli non frequentanti». L’asilo sperimentale di Zone, che è anche un «nido», conta 19 piccoli ospiti: «Ce ne sono che vengono anche da Marone e da Sulzano- evidenzia con una punta d’orgoglio il sindaco Marco Zatti-. Prima erano i nostri bimbi a scendere in riva al lago, iscrivendosi ai “nidi” di Marone e di Pilzone d’Iseo». A invogliare i genitori di altri paesi a portare i loro figli a Zone è anche un’altra peculiarità: il contatto con la natura. «Abbiamo già fatto parecchie uscite: col bel tempo, ovviamente- racconta Marika Albiero-. Siamo stati al mercato, alla serra comunale in località Vizziga, a vedere gli asinelli e i cavalli che pascolano nei prati. L’obiettivo è di far toccare con mano come cambia il contesto circostante col passare delle stagioni». Su questo fronte il territorio di Zone offre numerose occasioni che stimolano la curiosità e il desiderio di avventura dei piccoli, a cominciare dalle sculture che popolano il vicino Bosco degli gnomi. «In città ci sono tante comodità, ma da noi ci sono più opportunità», sintetizza il sindaco Zatti. L’edificio e il giardino che ospitano la scuola d’infanzia, in via Valurbes, sono di proprietà municipale. Il Comune, anzi, corrisponde alla cooperativa Serenassistenza un contributo annuale di 32.500 euro, destinato a calmierare le tariffe delle famiglie a reddito basso. Ampi gli spazi all’interno e all’esterno della struttura. Il pranzo si fa tutti insieme. «Rigettando ogni rigidità- precisa la responsabile della scuola- i gruppi si suddividono in funzione delle attività e dei vari momenti della giornata, permettendo così ai più piccoli di “imparare” dai più grandi e ai più grandi di coltivare il concetto di responsabilità “prendendosi cura” dei più piccoli». •