il caso

La grande fuga dal Comune di Corte Franca: il lavoro è...«ad alta tensione»

di Simona Duci
Diverse le dimissioni e le richieste di mobilità del personale nel municipio guidato dalla sindaca Anna Becchetti, per la minoranza il «clima di insoddisfazione è sentito da tutti i dipendenti»

Nell’ultima riunione del Consiglio comunale di Corte Franca, i consiglieri di minoranza hanno lanciato un intervento «bomba» sulla gestione del personale nel municipio guidato dalla sindaca Anna Becchetti, parlando di clima di pesante insoddisfazione per le condizioni dei dipendenti comunali, che in numero crescente si starebbero dimettendo o chiedendo la mobilità esterna per andarsene.

La sindaca respinge l’accusa

Un ritratto deformato, secondo la sindaca, che ha respinto le accuse: «Hanno letto un documento dai contenuti palesemente faziosi, parziali e scorretti - ha contestato la sindaca -: questa è una situazione che merita una reale attenzione, senza che si scada nella strumentalizzazione politica».

La situazione di difficoltà tra i dipendenti comunali era finita sotto i riflettori un anno fa, con il caso del comando della polizia Locale: quella volta il polverone si era alzato a causa di una delibera con cui il Comune, applicando una norma sul lavoro negli enti locali, aveva deciso di ridurre il numero di agenti in organico, innescando una breve ma intensa battaglia sindacale: opportuna o meno, la disposizione era legittima.

Il secondo "caso"

A un anno dai «tagli» alla Polizia locale, i consiglieri comunali di minoranza Elena Bonomelli, Diego Orlotti, Giovanni Sorteni e Dario Lazaretti sono tornati alla carica: «Desta preoccupazione la situazione dei dipendenti - hanno riferito i consiglieri -: il clima di tensione va acuendo, ma la Giunta pare sminuire i fatti. I problemi coinvolgono la totalità dei dipendenti - attacca la minoranza -, come emerge dagli atti depositati al protocollo, e indirizzati agli enti superiori, come all’ufficio di tutela della sanità pubblica. Da tempo chiediamo di aprire un dialogo costruttivo, senza avere un riscontro positivo».

Nel novembre 2023, a seguito di una segnalazione a firma di un consigliere di minoranza, la prefettura ha inoltre eseguito degli accertamenti, ritenendo però di non dover procedere con ulteriori verifiche. «Di fatto - ha sottolineato la sindaca Becchetti – la minoranza addossa all’attuale maggioranza ogni responsabilità di una situazione di disagio di cui siamo consapevoli, e che da mesi stiamo affrontando insieme al segretario comunale, con la dovuta cautela».

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