IL DRAMMA

Larissa non ce l’ha fatta È morta la quindicenne investita cinque giorni fa

di Simona Duci
L’interno dell’ospedale Papa Giovanni XXIII dove è morta l’adolescente
L’interno dell’ospedale Papa Giovanni XXIII dove è morta l’adolescente
L’interno dell’ospedale Papa Giovanni XXIII dove è morta l’adolescente
L’interno dell’ospedale Papa Giovanni XXIII dove è morta l’adolescente

Il sottilissimo, quasi impercettibile, filo di speranza si è spezzato all’alba di ieri. Scaduto il termine di osservazione i medici del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII hanno constatato il decesso di Larissa David, la studentessa di 15 anni investita da un camion lunedì a Capriolo a poche centinaia di metri dalla sua abitazione. Già venerdì sera il parroco don Agostino Bagliani aveva comunicato ai fedeli che alla giovane erano staccate le macchine che la tenevano in vita artificialmente, durante il momento di preghiera organizzato per salutare la sua partenza da Capriolo. Ieri la conferma del dramma che ha sconvolto la comunità.

La vittima

«Un fulmine a ciel sereno – hanno postato sulla loro pagina social i volontari della Protezione civile -: abbiamo pregato fino alla fine piccola Larissa. Sei una stella volata in cielo troppo presto, la più bella che ci sia». Larissa David, era nata in Italia, ma la famiglia è originaria della Romania. Frequentava l'Istituto tecnico a indirizzo turistico Einaudi a Chiari.

L'incidente

E proprio verso la fermata del pullman che l’avrebbe portata a scuola si stava dirigendo, zaino in spalla, lunedì mattina. Mentre attraversava le strisce pedonali all’altezza della rotonda su via VI novembre, un camion della Centrale del latte di Brescia, l’ha investita in pieno trascinandola per alcuni metri. Nelle ore successive all’incidente sembrava ci fossero speranze per la giovane nonostante i medici fin dall’inizio avessero parlato di gravissime condizioni, ma così aveva detto la madre, ringraziando del sostegno gli amici e la comunità di Capriolo che da subito si è stretta attorno ai genitori e al fratellino dell’adolescente. Ma venerdì il quadro clinico è precipitato e il coma è diventato irreversibile. Il dramma di Larissa parla anche il lessico della speranza e dell’altruismo. La famiglia della giovane ha autorizzato l’espianto degli organi. Grazie all’ultimo dono della 15enne altre persone torneranno a un’esistenza normale.

Una strada pericolosa 

Sullo sfondo del dolore della perdita di una giovane vita, c’è anche la rabbia nei confronti di quella strada così pericolosa, «che da tempo – come ha spiegato il sindaco Luigi Vezzoli - doveva essere riqualificata dal Broletto ma nulla è stato più fatto da 15 anni. Quel traffico sulla provinciale che conta 22 mila auto al giorno di passaggio sta creando troppi disagi. Non si può più aspettare o rimandare. Dobbiamo rendere la provinciale sicura. Gli enti coinvolti, Provincia e Regione devono fare qualcosa. Sono affranto, per quello che è successo a Larissa, un incidente che doveva essere evitato. Ci stringiamo alla famiglia, non oso pensare a quello che stanno passando i suoi genitori in questo momento. Una perdita per cui non ci possono essere parole di conforto. Una vita spezzata troppo in fretta». La famiglia di confessione ortodossa potrà contare sulla disponibilità di don Bagliani che ha già offerto la chiesa per il funerale. La data è ancora da fissare. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale nei confronti del conducente del camion. Un atto dovuto in questi casi. •.

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